In memoria di chi non c’è più, di chi ha vinto e di chi sta ancora lottando, un monumento alla speranza e alla fiducia in nome di quanti si impegnano ogni giorno contro le malattie, il dolore, la sofferenza. A loro sono dedicati dei cuori sospesi nel cielo a firma Andrea Pinchi.
Perugia, i cuori "volanti" di Pinchi per chi lotta contro la malattia
Domani, l’artista presenterà Progressio Harmonica, un’opera installata presso la Sede del Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” a Perugia per sostenere chi affronta le sofferenze della malattia ogni giorno. Settanta cuori-freccia in polistirolo espanso e resine acriliche, sospesi su cavi di acciaio al centro del cortile: l’intenzione dell’artista è quella di creare un ponte tra cielo e terra, un’unione tra angeli, un effetto di ascensione che evoca delle ali, collegamento ideale con il gabbiano, simbolo del Comitato stesso. I cuori-freccia sono disposti su tre livelli e sono più grandi man mano che si sale dal basso verso l’alto. Più ci si allontana più i cuori aumentano di dimensione, così come aumenta l’intensità di un sentimento che va al di là delle distanze, tra cielo e terra, mantenendo quel legame indissolubile con chi non c’è più. É un ribaltamento della realtà fisica, ovvero il suo superamento.
L'opera
Da qui il titolo dell’opera, che è un riferimento all’arte organaria: è il nome di un registro di organo composto di molte canne combinate insieme che partono da suoni acuti per arrivare a quelli più gravi. Il parallelo più giusto per un’opera dove più si sale e più i cuori diventano grandi. E anche i colori progrediscono di intensità: si parte da una sfumatura più chiara di azzurro che diventa progressivamente più intensa fi no a raggiungere una tonalità piena come il blu del cielo.
Il comitato Daniele Chianelli
Il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” Il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” (www.comitatochianelli.it) è una associazione onlus di volontariato che raccoglie fondi per la ricerca e la cura di leucemie, linfomi e tumori di adulti e bambini, fondata nel 1990 da un gruppo di genitori che aveva vissuto il dramma della malattia e, in alcuni casi, della perdita dei propri figli. Ospita gratuitamente i pazienti e i loro familiari presso il Residence “Daniele Chianelli”, struttura protetta per pazienti in cura ambulatoriale, a pochi metri dall’ospedale. Sostiene, assiste e promuove la cura dei malati e l’assistenza dell’intero nucleo familiare. Finanzia borse di studio per ricercatori, contribuisce all’acquisto di macchinari e apparecchiature. In 32 anni ha donato oltre 14 milioni di euro.