L'antica perla veneziana entra ufficialmente nella lista dell'arte culturale immateriale dell'Unesco assieme a Francia. La 15esima sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale intangibile dell'Unesco, riunitasi oggi in web conference, ha ufficialmente inserito L'Arte delle perle di vetro nella Lista Rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità.
🔴 BREAKING
New inscription on the #IntangibleHeritage list: the art of glass beads.
Congratulations #Italy 🇮🇹 & #France 🇫🇷! 👏
ℹ️https://t.co/PeHQRIOQME #LivingHeritage pic.twitter.com/2njNVQIPDM— UNESCO (@UNESCO) December 17, 2020
La candidatura è stata depositata da Italia e Francia, con l'Italia capofila, e proposta per la parte italiana dalla Comunità dei perlai veneziani rappresentati dal Comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle perle di Vetro Veneziane e per la parte francese dalla Comunità dei perlai francesi, rappresentati dall'Association des Perliers d'art de France.
Durante l'intero percorso, i lavori sono stati coordinati dai ministeri per la cultura dei rispettivi Paesi.
La produzione delle perle, è nota fin dall’antichità, dapprima in Egitto e poi nel'antica roma. Le prime perle prodotte a Venezia risalgono al Trecento e hanno costituito per secoli una preziosa merce di scambio per la Serenissima e prodotto di esportazione verso Africa, Americhe e India.
Come spiega il museo civico di Venezia «in base alla tecnica produttiva, le perle veneziane possono essere di conteria, rosetta o a lume. Le perle di conteria, documentate a Murano dal XIV secolo, sono monocrome, piccolissime,si ottengono “industrialmente” da sottili canne vitree forate e sono utilizzabili anche per ricamie composizioni diverse. Le perle rosetta, inventate nel XV secolo da Marietta Barovier, figlia di Angelo,derivano da canne forate composte, come le murrine, da più strati policromi; le perle a lume risalgono invece al Seicento, si ottengono da una canna non forata (massiccia), riscaldata a fiamma (“lume”) e colata su un filo metallico tenuto manualmente in costante rotazione, con infinite varianti di possibili aggiunte, effetti e colori».