Mascherine all'aperto e Super Green pass, più agenti da uffici in strada per i controlli. Lamorgese: coinvolgere negozianti

Le indicazioni del Viminale ai prefetti in vista delle festività natalizie e delle nuove restrizioni dal 6 dicembre

Mascherine all'aperto e Super Green pass, più agenti da uffici in strada per i controlli. Lamorgese: coinvolgere negozianti
di Valentina Errante
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Lunedì 29 Novembre 2021, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 20:56

«È il momento della responsabilità»: mentre l’arrivo della variante Omicron innalza l’allarme in Italia, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, lavora sulla stretta ai controlli determinata dal decreto legge che introduce il Green pass rafforzato a partire dal 6 dicembre. Ai prefetti dei capoluoghi di regione, incontrati oggi, insieme al capo della polizia e ai comandanti generali di Carabinieri e Guardia di finanza, il numero uno del Viminale ha dato la linea generale che era già chiara: controlli rafforzati.

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Mascherine all'aperto e Green Pass, più controlli

L’indicazione di massima, per fare fronte alle carenze di organico, sarebbe quella di spostare, almeno nel mese di dicembre, una parte del personale amministrativo sulle strade.

Ciascun prefetto dovrà comunque emettere ordinanze in base alle esigenze dei singoli territori per disporre misure anti contagio. Il nodo, in particolare, è quello di assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane. Intanto sono i sindaci ad anticipare i tempi e emettere ordinanze che prevedono nuove misure e il ritorno alla mascherina, in vista dello shopping natalizio e degli assembramenti nelle vie dei centri storici italiani.

 

Le parole del ministro

«In questa fase ancora molto delicata per la salute pubblica, le forze di polizia e le polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone», ha detto il ministro dell'Interno al termine dell'incontro con i prefetti. «Ho chiesto ai prefetti - ha aggiunto - di coinvolgere tutti i soggetti interessati, raccomandando loro di intensificare il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti». In base al nuovo decreto sul green pass rafforzato, inoltre, «ai prefetti è stato chiesto di mettere a punto dispositivi dedicati per i controlli sugli utenti del trasporto pubblico locale con modalità condivise con le aziende di servizio nell'ambito dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica», sottolinea Lamorgese. Il ministro ha quindi anticipato la convocazione di una nuova riunione con prefetti dei capoluoghi di regione per una ulteriore valutazione dei piani messi a punto, con particolare riguardo al trasporto pubblico locale.


ROMA


Nel week end a Roma sono già state applicate le misure in vista del Natale, sulla base di un’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri: accessi contingentati in alcune piazze e vie dello shopping e, all’occorrenza, potrà essere disposta la chiusura di alcune fermate della metro del centro. Dal 6 dicembre, anche nella capitale, come avviene già a Milano, diventerà obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto in caso di folla. «Stiamo facendo una valutazione delle aree. A breve finalizzeremo questo lavoro» ha detto Gualtieri, che ha aggiunto: «Questo è un orientamento condiviso, ma dobbiamo fare una valutazione tecnica sia sulla proiezione dei contagi sia in merito alle zone». Al momento nel Lazio non sono stati registrati casi di variante Omicron, ma il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha lanciato un appello ai primi cittadini per prevenire, con misure adeguate, la diffusione e i contagi: «L’appello - ha detto Zingaretti - è motivato dalla necessità di non perdere i sacrifici che abbiamo fatto». E così anche in altre città del Lazio il 6 dicembre potrebbe diventare obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto. 

 

 


MILANO


A Milano da sabato scorso è già scattato l’obbligo di indossare dispositivi di sicurezza nel centro della città, anche se il sindaco, Giuseppe Sala, ha deciso, almeno nel primo week end, di non punire i trasgressori: «E’ stato un week end educativo, abbiamo deciso di non multare e passeremo alle multe più avanti. Quello che mi hanno detto i responsabili dei vigili è che la grandissima maggioranza delle persone la mascherina ce l’aveva e quindi è stato un segno positivo», ha spiegato Sala a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Humanitas University. «Probabilmente Milano ha anticipato una tendenza - ha aggiunto - vedo, anche parlando con altri sindaci, che tutti si stanno preparando nelle aree affollate a mettere un analogo divieto». Inoltre il Comune ha preso altri provvedimenti per evitare assembramenti nelle feste natalizie. «Per esempio, non ci siamo sentiti di non fare l’albero ma abbiamo deciso di non fare il concerto in piazza Duomo - ha concluso Sala -. Per la Prima della Scala ho chiesto al cda di non fare la tradizionale cena, perché sono 300 persone in un luogo chiuso e non mi sembrava giusto. Abbiamo degli schermi in giro per la città, ma ho detto di non metterli in Galleria perché normalmente è più affollata. Non c’è quindi una regola aurea ma c’è il consenso misura per misura». Le stesse regole sono state adottate dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in accordo con il prefetto Enrico Ricci e sentite le associazioni di categoria del commercio. Misure simili sono state annunciate anche in a Padova e Aosta.


TRIESTE


A Trieste, entrata in zona gialla, come nel resto del Friuli, si applica con anticipo il super Green pass. Per sedersi all’interno, da oggi, non basta un tampone, occorre esibire anche il certificato vaccinale o di avvenuta guarigione. Una misura che, ovviamente divide i ristoratori. 

 


FIRENZE


A Firenze, l’obbligo delle mascherine all’aperto scatterà il 4 dicembre, l’1 dicembre il sindaco Dario Nardella definirà gli ultimi dettagli con il prefetto, il questore e il l’ufficio di gabinetto. «Vogliamo definire bene spazi e tempi, prevedere quest’obbligo in alcune giornate precise dove c’è più affluenza. Un obbligo generalizzato a mio avviso non serve, anche perché è difficile farlo rispettare e controllare. Dobbiamo circoscrivere nei tempi e negli spazi l’applicazione di questa regola», ha annunciato.


BOLOGNA


A Bologna, nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione, la mascherina è obbligatoria all’aperto già dal 26 novembre sarà obbligatorio. L’ordinanza del sindaco Matteo Lepore, alla luce della costante crescita della diffusione del virus che continua a destare preoccupazione, sarà valida fino al 9 gennaio. 

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