Maternità, codice di autodisciplina delle imprese responsabili. Meloni: «Un patto per il futuro». La prima firma è di Acea

Asse istituzioni-aziende per imprese a misura di mamma

Maternità, codice di autodisciplina delle imprese responsabili. Meloni: «Un patto per il futuro». La prima firma è di Acea
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Martedì 7 Novembre 2023, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 19:41

 Acea ha firmato oggi il Codice per le imprese responsabili in favore della maternità, promosso dal Ministero della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità e presentato a Roma durante l’evento “La maternità (non) è un’impresa”. Il codice di autodisciplina, che affiancherà la Certificazione della parità di genere alle imprese prevista dal Pnrr, prevede diversi ambiti di intervento: il favore per la continuità di carriera delle madri, le iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute, l’adattamento dei tempi e modi di lavoro, il sostegno alle spese per la cura e l’educazione dei figli. «Un documento di grande importanza, una vera e propria alleanza tra istituzioni e aziende per un'impresa a misura di mamma e a misura di bambino - . così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio - La sfida demografica coinvolge tutti e ha bisogno di tutti. E' una sfida per il futuro dell'Italia».

Il Gruppo Acea è da sempre impegnato nell’attuazione di politiche di welfare e nel rafforzamento delle iniziative a favore delle madri lavoratrici. Quest’iniziativa si inserisce in un percorso già intrapreso dall’Azienda con l’adozione della “Carta della Persona e della Partecipazione” siglata insieme alle organizzazioni sindacali. Non solo. Acea è stata la prima multiutility italiana quotata ad ottenere il riconoscimento per l’impegno sui temi della diversità, dell’inclusività e dell’empowerment femminile. E ha ottenuto da RINA, Ente accreditato da Accredia, la certificazione UNI/PdR 125:2022, l’unico standard nazionale in materia di parità di genere, prevista anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

LE MISURE

Ad aprire il dialogo la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, a seguire la ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone - che ha sottolineato come «Carriera e famiglia devono essere un diritto per tutto le donne»
mentre a moderare l'evento Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma. Tra gli intervenuti, Sabrina Prati, Direttore centrare Istat e Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere ( «Colmare la parità tra uomo e donna in ogni ambito della vita privata e pubblica consente di avere una crescita di diversi punti del Pil») Uno studio dell'Istituto Europeo per l'Uguaglianza di Genere (Eige) stima che il miglioramento della parità di genere potrebbe portare a un aumento del Pil pro capite dell'Ue compreso tra il 6,1% e il 9,6% entro il 2050, con un impatto potenziale sul Pil in determinati Stati membri che potrebbe arrivare fino al 12% entro il 2050.

L'Italia si colloca tra i Paesi per i quali l'impatto stimato è più elevato, ossia tra quelli che potrebbero raggiungere un aumento di circa il 12%.

Con la Carta, il Gruppo Acea  ha stabilito, tra le altre misure, l’introduzione di alcune misure migliorative delle previsioni di Legge e di Contratto in materia di formazione e di genitorialità, con un aumento del monte ore pro capite triennale destinato alla formazione del personale e delle indennità previste per il congedo parentale, nonché del numero dei giorni spettanti per il congedo di paternità e per la malattia del figlio.

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