Lampedusa, muore bimba di 2 anni dopo il naufragio del barcone: 43 persone portate in salvo da Capitaneria e pescatori, altri bambini fra i 9 dispersi

Il barchino metallico era salpato da Sfax, in Tunisia: alle 14 è affondato nei pressi della costa

Lampedusa, muore bimba di 2 anni nel barcone naufragato a Capo Ponente: 43 persone portate in salvo da Capitaneria e pescatori
di Andrea Bulleri
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Lunedì 20 Novembre 2023, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 01:50

In tutto erano 53, partiti da Sfax in Tunisia, i migranti che viaggiavano su un barchino di ferro, diretti verso Lampedusa. Ne sono arrivati 43, salvati in mare dall’intervento delle motovedette della Capitaneria di Porto italiana e da due pescatori lampedusani, Giuseppe e Salvatore Del Volgo, padre e figlio, che hanno portato in salvo due giovani migranti abbandonati sugli scogli, in località Muro Vecchio, sulla costa Nord della maggiore delle isole Pelagie. Purtroppo, il bilancio dell’ennesimo tragico sbarco sulle coste siciliane, non è tutto qui. Perché, in mare, ci sarebbero nove dispersi, due dei quali minori e – soprattutto – c’è un’altra vittima: una bambina di appena 2 anni, deceduta sulla motovedetta italiana che la stava portando a riva, dopo il salvataggio a Capo Ponente di Lampedusa. E, adesso, si teme per la sorte degli altri dispersi e per un bilancio che potrebbe diventare ancora più drammatico.

 

LA DINAMICA
Cosa sia successo, non è ancora chiaro.

Ma quello che si sa è che, a poca distanza dalla costa di Lampedusa, poco dopo le 14, la carretta su cui viaggiavano i migranti è affondata. A quel punto uomini, donne e bambini, divisi in più gruppi, hanno cercato di mettersi in salvo a nuoto, raggiungendo gli scogli a poca distanza. Subito, sono scattati i soccorsi. Il primo ad accorgersi della tragedia è stato un ispettore dell’ufficio Immigrazione che ha dato l’allarme. Le motovedette della Capitaneria si sono dirette verso Capo Ponente dove hanno recuperato 43 naufraghi, compresa la bimba di 2 anni che però è morta sull’unità di soccorso, a pochi metri dalla riva. Altri due migranti, due giovani probabilmente senegalesi, sono stati soccorsi da due pescatori di Lampedusa, Giuseppe e Salvatore Del Volgo, padre e figlio, che hanno caricato i due stranieri sulla loro imbarcazione e, lanciando l’Sos, li hanno accompagnati a Cala Pisana dove sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118. Durante il tragitto, i lampedusani hanno messo addosso ai due ragazzi tutte le coperte che avevano a disposizione e gli hanno diviso un filone di pane. I due, poi, sono stati ricoverati nel Poliambulatorio dell’isola. 


I NUMERI
Secondo le prime ricostruzioni e le testimonianze dei profughi, all’appello mancherebbero nove persone. In corso le indagini per ricostruire l’accaduto, in una giornata che ha visto di nuovo intensificarsi gli sbarchi a Lampedusa. In tutto sono 185 i migranti sbarcati sull’isola dopo che la Cp327 ha soccorso quattro barchini partiti da Sfax. A bordo dei natanti c’erano da un minimo di 39 a un massimo di 51 persone sedicenti originarie di Sudan, Yemen, Gambia, Guinea, Mali, Senegal, Benin e Costa d’Avorio. Numero destinato a salire: nella notte un peschereccio con a bordo 400 migranti è attraccato a Lampedusa dopo il nubifragio del pomeriggio. Ad agganciarlo e scortarlo, le unità di soccorso della Guardia costiera. Sono saliti a 11 per un totale di oltre 800 persone, a partire dalla mezzanotte di domenica, gli sbarchi su Lampedusa. I 185 già arrivati, dopo un primo triage sanitario su molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di Lampedusa dove ci sono al momento 192 ospiti. I 187 giunti con i primi quattro barchini sono stati imbarcati sul traghetto di linea che all’alba di oggi giungerà a Porto Empedocle.

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