Il medico legale ha certificato il decesso alle 20.30. Sull’asfalto nessun segno di frenata, forse a causare il fuoristrada un malore, un colpo di sonno o una distrazione fatale. Solo i vetri del parabrezza e le parti plastiche della piccola utilitaria, schizzati a circa 8-10 metri dal punto dell’impatto. Sono stati i Vigili del fuoco di Jesi a estrarre dall’abitacolo ridotto a un cumulo di lamiere il corpo del povero ragazzo, rimasto incastrato. I pompieri hanno lavorato a lungo, con motosega e cesoie, per tagliare le lamiere e poter permettere ai sanitari del 118 e della Croce verde di accertare il decesso. Difficile anche risalire alle generalità della vittima che al momento dell’incidente era privo di qualsiasi documento di identità e neppure all’interno della vettura c’erano libretto, patente o altri documenti. Solo successivamente i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del giovane e in tarda nottata ad avvisare i familiari rimasti ad Avellino. Trasferita all’obitorio dell’ospedale Carlo Urbani, la salma è stata sottoposta solo a ispezione cadaverica, essendo chiare le cause del decesso riconducibili ai numerosi politraumi riportati nell’incidente. Oggi la salma di Andrea Sarnese sarà traslata nella sua città d’origine, Avellino, dove il ragazzo aveva mantenuto la residenza e dove saranno celebrati i funerali. Diplomato all’istituto tecnico per Geometri, faceva lavori saltuari. Persona molto riservata e schiva, aveva pochi amici in Vallesina, molti i suoi contatti tra Marotta, Fano e Rimini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA