Sulle armi nucleari l'Italia non è da meno degli altri Paesi. È arrivato all'aeroporto militare di Ghedi, in provincia di Brescia, il primo cacciabombardiere F-35 che può trasportare testate nucleari. L’Aeronautica Militare l'ha destinato al gruppo dei “Diavoli Rossi” nell’ambito del 6° stormo. Anche la livrea di coda sarà speciale, comprendendo anche il simbolo di questo gruppo di volo.
Questa settimana, la nuova puntata di #VideoNews AM vi porta all’aeroporto di Ghedi (Bs) per la presentazione ufficiale del “6-01”, il primo #F35A destinato al 6° Stormo.
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F-35 nucleare, come funziona
Il gruppo dei “Diavoli rossi” è quello destinato a mantenere attiva e operativa la cosiddetta «capacità non convenzionale» della nostra Aeronautica. Piloti e aerei italiani che si esercitano con i più potenti ordigni mai costruiti dall’uomo. Si tratta in questo caso della nuova versione B61-12 trasportabile via aereo, che sarà non più solo a caduta gravitazionale balistica ma possederà un nuovo sistema di coda che ne garantirà guida e direzionabilità in un raggio finale di errore di circa 30 metri. Caratteristiche che le renderebbero, secondo alcune dottrine militari, più adatte ed utilizzabili per un attacco nucleare preventivo, il cosiddetto first strike.
Oggi, l’F-35A “6-01” ha fatto scalo, per la prima volta, sull’aeroporto di #Ghedi (Bs). Dopo l’atterraggio simbolico, il primo caccia di 5ª generazione destinato al 6º Stormo dell’#AeronauticaMilitare è rientrato sulla base di Amendola (Fg)#latuasquadrachevola @thef35 pic.twitter.com/qpxhBrpFKt
— Aeronautica Militare (@ItalianAirForce) June 16, 2022
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