Corruzione, arrestato primario affetto da «ossessivo nepotismo». Sistemava i figli e le loro fidanzate

Corruzione, arrestato primario affetto da «ossessivo nepotismo». Sistemava i figli e le loro fidanzate
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Sabato 6 Marzo 2021, 01:31

Corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Sono le accuse nei confronti di Giuliano Sarro, primario di chirurgia all’ospedale di Magenta, che fa parte dell’Asst ovest milanese, arrestato dalla guardia di finanza nell’indagine della Procura di Milano. Secondo i pm in cambio dell’assunzione, nel 2017, del figlio alla Applied medical distribution, come territory manager associate, avrebbe assicurato un trattamento di favore alla multinazionale nella fornitura di ingenti quantitativi di prodotti chirurgici per il presidio del magentino a danno delle aziende concorrenti. Oltre al primario sono indagati il figlio, un manager della Applied, la stessa multinazionale e il chirurgo braccio destro di Sarro. Che in un’intercettazione dice al collega: «Va bene, dopo ci dividiamo le arance».

CONFLITTO D’INTERESSI

Il primario si sarebbe prodigato per presentare ai suoi colleghi il figlio, affinché vendesse loro i dispositivi. Inoltre avrebbe consentito che la figlia visitasse privatamente l’interno dell’ospedale di Magenta. Nei confronti della società che opera nel campo dell’healthcare il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta della misura interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione. Sarro, scrive il gip Livio Cristofano nell’ordinanza di misura cautelare, ha mostrato «lo sconfortante atteggiamento di chi utilizza, in qualsiasi modo possibile, la cosa pubblica come se fosse propria intendendo, senza mezzi termini, “sistemare” i propri figli in tutti i modi che la sua funzione».

Il primario, in cambio dell’assunzione nel 2017 del figlio Alessandro alla Applied medical distribution, avrebbe assicurato «in conflitto di interessi» un trattamento di favore alla multinazionale in una gara per la fornitura di ingenti quantitativi di prodotti chirurgici.

NEPOTISMO

Nella sua «frenetica» attività «a vantaggio» delle «proprie esigenze familiari», il primario, con un «evidente ossessivo nepotismo», avrebbe promosso «la carriera professionale» del figlio «anche con altri colleghi» e lavorato a favore della fidanzata del giovane, «laureanda in Nutrizione, procurandole l’opportunità di una borsa di studio» nell’unità operativa di oncologia sempre del presidio ospedaliero magentino. E poi avrebbe consentito alla figlia Simonetta «di frequentare la struttura pubblica da lui diretta, in particolare il reparto di chirurgia bariatrica, ove esiste un servizio di psicologia interna, accessibile per concorso», permettendo che il 29 ottobre 2019 effettuasse anche una visita privata a un paziente con un compenso pagato in contanti di 80 euro. Infine si sarebbe adoperato per «trovare una sistemazione lavorativa in ambito sanitario anche alla fidanzata dell’altro figlio, diplomata all’Istituto turistico», senza che avesse «una minima preparazione nel settore».

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