Coronavirus a Napoli, l'appello di una figlia ai medici: «Mio padre sta morendo, fate presto»

Coronavirus a Napoli, l'appello di una figlia ai medici: «Mio padre sta morendo, fate presto»
di Francesca Mari
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Giovedì 19 Marzo 2020, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 11:58

Ore disperate, corse contro il tempo dei medici per salvare vite umane, familiari devastati dai ritardi nell’arrivo degli esiti dei tamponi. Il Covid Center di Boscotrecase in soli tre giorni è diventato il Cotugno dell’area di competenza dell’Asl Napoli 3 e tra i ricoverati, oltre 20 di cui almeno cinque in gravi condizioni, molti sono ancora in attesa di tamponi (di solito comunicati anche dopo 5 giorni per la situazione di affanno in Campania).

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Così i medici del nosocomio non sanno con quali cure procedere e se richiedere il protocollo per il farmaco del Pascale. Dopo gli appelli disperati al presidente Vincenzo De Luca, ora l’urlo straziante arriva da una ventenne, figlia di un paziente intubato a Bosco alla cui famiglia solo ieri hanno comunicato la positività dopo 5 giorni. «È la festa del papà e mio padre lotta tra la vita e là more: non si sa ancora come agire. Soltanto ieri in serata e dopo cinque giorni di attesa ci hanno comunicato che Papà è risultato positivo al Covid-19. I medici che stanno tentando di strapparlo alla morte, i nostri angeli custodi non hanno ancora ricevuto nessuna comunicazione mentre il tanto atteso farmaco non è arrivato e non si sa quando arriverà  e speriamo che non sia troppo tardi. La mia è una supplica di una figlia disperata: Fate presto vi scongiuro». 
 

M.D.D. 20 anni è figlia di uno dei pazienti ricoverati in terapia intensiva all'Ospedale di Boscotrecase.  È il terzo appello: dopo l'Assessore Pensati di Torre del Greco, la moglie di un altro ricoverato , adesso tocca alla figlia di un altro paziente.




 

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