Dalla mattinata di ieri, martedì 23 maggio, c'è un uomo accampato davanti al portone della sede Inps di Bussoleno, comune torinese della Val di Susa. Si tratta di Stefano Costa, originario del vicino paesino di Chiomonte. Anche lui ha montato la tenda per protesta. Non per il caro affitti, bensì per la mancata concessione del Reddito di Cittadinanza: Stefano - di cui non si sa l'età precisa - ha una disabilità riconosciuta del 46% e da qualche tempo è rimasto senza lavoro. La sua richiesta per beneficiare del sussidio non è andata a buon fine. Non è ben chiaro il perché.
«Ne avevo usufruito per sei mesi nel 2020, poi avevo trovato un'occupazione (non è chiaro quale n.d.r.) - ha raccontato al bisettimanale locale Luna Nuova - adesso non ho più un lavoro e la mia domanda è stata rigettata, per un'incomprensione tra il datore di lavoro e l'Inps».
La solidarietà del Comune
Nel cortile di via Traforo, dove è ubicata la sede Inps a Bussoleno, il valsusino è sostenuto da amici e persone che si dimostrano solidali con lui. Di recente, ha ricevuto anche la visita della neo sindaca, Antonella Zoggia, la donna che ha stravinto le ultime lezioni comunali dello scorso 15 maggio, insieme alla sua vice, Emilia Guerra. Insieme al direttore della sede Inps bussolenese, gli hanno promesso quantomeno una risposta in tempi brevi. Finché non la otterrà, il lui e il suo drappo griffato "Quechua" non si sposteranno da lì.
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