Si sono fatti arrestare senza reagire Douglas Carolo e Michele Caglioni, i due ragazzi di venti e ventun'anni che lo scorso 26 gennaio a Cairate (Varese) hanno accoltellato alla giugulare il loro amico Andrea Bossi, lasciandolo agonizzante mentre loro si andavano a giocare i soldi della refurtiva. Una coppia "diabolica" ma allo stesso tempo "sconclusionata", che dopo aver commesso il terribile delitto ha continuato la vita di sempre, senza fuggire, senza scappare, senza nemmeno provare a difendersi.
La vita "normale" dopo l'omicidio
Non è cambiato nulla nelle vite di Douglas Carolo e Michele Caglioni.
Un atteggiamento che i due si portano avanti da una vita, senza voglia di lavorare, senza fatica, ma sempre insieme. Una coppia «diabolica», come la definisce il Corriere della Sera, ma anche «sconclusionata». Senza un piano, senza una difesa, i due hanno affrontato l'arresto senza provare a dire o fare qualcosa, con quell'atteggiamento «menefreghista» che li aveva sempre caratterizzati. Al punto che hanno fatto finta di niente anche dopo l'omicidio del loro amico: dopo aver prelevato al bancomat con le tessere di Andrea Bossi, i due si sono tenuti anche uno dei due cellulari della vittima, per poi vagare al Compro oro per cercare di vendere parte della refurtiva e giocare alle macchinette del bar.