La comunicazione, inviata alle federazioni del commercio di Cgil, Cisl e Uil, arriva alla vigilia dell'incontro previsto per il 14 febbraio a Roma per la procedura di mobilità delle sedi precedentemente aperta dall'impresa, il cui confronto sarebbe già stato complicato sia per l'emergenza occupazionale dei lavoratori coinvolti sia perché, diconoo i sindacati, «è evidente che il venir meno delle sedi centrali dell'impresa palesa un rischio imminente per tutti i dipendenti della logistica e per quelli operanti nei punti vendita che non hanno ancora trovato un acquirente nè dentro nè fuori il mondo Conad».
«Si stanno delineando i negozi che passeranno dalla rete Auchan a Conad o ad altri e la richiesta di cig è per dare continuità di reddito nei periodi di ristrutturazione dei negozi, ovvero di cambio insegne e di layout interno». Lo fa sapere Margherita distribuzione a proposito della comunicazione che il gruppo ha inviato a sindacati e ministero del lavoro. «Avvertire che ci sia la possibilità di cig, che riguarderà i lavoratori in tempi diversi e per durate differenti, mano a mano che i negozi faranno il passaggio - spiega Margherita - è un obbligo di legge, in ogni caso in Sardegna non chiuderanno dei negozi. D'altra parte la situazione ha una complessità ulteriore, perché c'è il tema dell'antitrust, dal momento che Auchan e Conad sono i due principali marchi di gdo, quindi si deve fare attenzione a non creare situazioni non corrette». «Queste non sono aperture di mobilità - viene precisato - come invece è accaduto a Milano e in altre sedi organizzative sul territorio».
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