Inizialmente il burnout (dall'inglese "esaurimento", "crollo"), era stato inserito nella lista delle malattie, mentre ora è arrivata la specifica della definizione di sindrome.
L'agenzia ONU ha anche fornito direttive ai medici per diagnosticarla: si può essere affetti da burnout di fronte a sintomi come mancanza di energia o spossamento, aumento dell'isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività e cinismo legati al lavoro, diminuzione dell'efficacia professionale.
L'Oms ha anche specificato che, prima della diagnosi di burnout, è necessario escludere altri disturbi che presentano sintomi simili come il disturbo dell'adattamento, l'ansia o la depressione.
Il burnout - ricorda l'agenzia speciale dell'ONU - è una condizione che si riferisce solo ad un contesto lavorativo e non può essere estesa anche ad altre area della vita.
Il primo ad occuparsi di burnout è stato lo psicologo bur con un articolo scientifico pubblicato nel 1974 sulla sindrome riferita soprattutto alle professioni cosiddette di aiuto come infermieri e dottori, estendendola in seguito a chi si occupa di assistenza o che entrano continuamente in contatto con altre che vivono stati di disagio o sofferenza.
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