Non si ferma lo scempio nei confronti della storia da parte dell'Isis a Palmira.
Militanti jihadisti hanno fatto saltare in aria l'arco di trionfo, vestigia di epoca romana di almeno duemila anni. Lo riferisce il sovrintendente alle antichità siriane citato da Skynews. L'esercito del cosiddetto stato islamico ha conquistato il sito archeologico nel maggio scorso. Il 19 agosto ha decapitato l'archeologo custode del sito, Khaled Assad.
Khaled Al Homsi, archeologo e attivista dei diritti umani, ha twittato una foto del monumento prima che fosse distrutto dall'Isis, indicando con dei segni rossi le parti dell'arco che non esisterebbero più: la sommità centrale e quella dei due archi laterali.
Poco prima era stato distrutto anche il Tempio di Bel, sempre nello stesso sito. Il 19 agosto i miliziani hanno decapitato l'archeologo Khaled Assad, responsabile del sito di Palmira. La sua testa era stata appesa ad una colonna romana.
Intanto i media siriani fanno sapere che almeno tremila militanti dell'Isis e dei gruppi jihadisti Jabhat Al-Nusra e Jaish al-Yarmouk sono fuggiti dalla Siria in Giordania nel timore dell'avanzata dell'esercito siriano su tutti i fronti e dei raid aerei russi. E' quanto ha reso noto Ria Novosti citando una fonte militare.
Inoltre, sarebbero circa 160 i militanti jihadisti uccisi ieri durante un attacco dell' esercito siriano nella provincia di Deir Ezzor, mentre almeno altri 17 sono morti in un attacco a Homs e Palmira: lo sostiene una fonte militare russa da Latakia (dove c'è una base aerea russa) citata da Ria Novosti.