Caso Yara, il parroco di Brembate: «Spero non sia stato Bossetti»

Caso Yara, il parroco di Brembate: «Spero non sia stato Bossetti»
1 Minuto di Lettura
Lunedì 23 Giugno 2014, 03:04 - Ultimo aggiornamento: 03:05
Il parroco di Brembate di Sopra, don Corinno Scotti, continua a sperare che non sia Massimo Giuseppe Bossetti l'assassino di Yara Gambirasio, nonostante la prove scientifica del Dna trovato sul corpo della ragazza.

«Quando pensiamo a un omicida, pensiamo a una persona feroce. Qui siamo in presenza di una persona normalissima, padre di tre bambini: oso sperare che non sia lui, appunto perchè un papà», ha detto il sacerdote durante la messa della domenica, a sei giorni dal fermo di Bossetti.



Don Corinno ha ricordato le parole del padre di Yara, Fulvio, che nei giorni scorsi gli aveva detto: «Dì di pregare per la loro famiglia - ha detto riferito ai Bossetti - perchè stanno soffrendo ancor più di noi». Yara «chicco spezzato» in quel campo di Chignolo d'Isola in cui fu trovato il suo corpo, dopo tre mesi di angoscia, ma «che darà frutti».



La gente di Brembate, fuori dalla parrocchia, non riesce nemmeno ad avere parole di odio per Massimo Giuseppe Bossetti: Pensano, invece, come Maura e Fulvio Gambirasio, alla sua famiglia, a sua moglie e ai suoi tre figli. «Che giustizia sia fatta!», spiegano: «Ma nessuno può dimenticare la sofferenza di quelle persone innocenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA