Bossetti, difesa: «Traccia Dna decisiva per condanna omicidio Yara effettivamente esaurita». I legali chiedono esame altri reperti

Bossetti, difesa: «Traccia Dna decisiva per condanna omicidio Yara effettivamente esaurita». I legali chiedono esame altri reperti
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Omicidio Yara, La traccia 31 G20 che rappresenta la "prova regina" nel processo che portò alla condanna di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio «è forse l'unica traccia che è effettivamente esaurita, stando alle dichiarazioni dei consulenti di allora». Lo hanno spiegato gli avvocati di Bossetti che chiedono comunque di poter esaminare tutti gli altri reperti che la Procura avrebbe definito «scartini» in quanto - hanno riferito - «di secondaria o nulla importanza».

 

Una richiesta su cui i giudici della Corte d'Assise di Bergamo si sono riservati di decidere.

Gli avvocati di Bossetti hanno parlato di «confronto acceso» in aula e hanno detto che la Procura ha definito «degli scartini» i reperti diversi dalla traccia 31G 20, con il Dna trovato sui leggins della ragazza ritenuta la "prova regina" nel dibattimento.

LA CONDANNA ALL'ERGASTOLO - Yara era scomparsa da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo il 26 novembre del 2010 e fu trovata morta in un campo a Chignolo d'Isola, ad alcuni chilometri di distanza, tre mesi dopo. Fu solo nel giugno del 2014 che venne individuato Massimo Bossetti, muratore di Mapello, paese del circondario, come possibile autore del delitto. Bossetti fu condannato all'ergastolo e la sentenza fu confermata dalla Cassazione. Da tempo i suoi avvocati stanno lavorando in vista di una richiesta di revisione della sentenza e, in questo senso, chiedono di aver accesso ai reparti e hanno anche messo in dubbio che i campioni di Dna siano stati conservati correttamente.

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