In questa operazione Whirlpool ha contemporaneamente sottoscritto accordi di compravendita di azioni con la holding della famiglia Merloni Fineldo per una partecipazione pari al 42,7% del capitale di Indesit e con alcuni membri della famiglia per una partecipazione pari al 13,2% del capitale e con Claudia Merloni per una quota del 4,4%.
Il totale della percentuale del capitale sociale di Indesit oggetto del passaggio è appunto del 60,4% del capitale sociale di Indesit che rappresenta il 66,8% dei diritti di voto.
L'acquisizione del controllo di Indesit è soggetta all'autorizzazione del Tribunale di Ancona e delle autorità antitrust, viene spiegato nella nota, ed è previsto che venga conclusa entro la fine del 2014. «L'accordo annunciato oggi ha l'obiettivo di dotare Indesit di tutti gli strumenti per costruire un futuro solido e sostenibile - ha affermato Gian Oddone Merli, amministratore delegato di Fineldo commentando l'operazione - Nel corso di un dialogo durato molti mesi, Whirlpool ha dimostrato di essere il partner giusto in grado di esprimere una progettualità che premi il percorso di crescita e di attenzione alla qualità che ha sempre caratterizzato Indesit. I benefici che Indesit trarrà da questo investimento sono molteplici, non ultimo la possibilità di permettere al proprio know-how e ai propri prodotti di raggiungere una scala davvero globale».
«Ci aspettiamo che questa opportunità posizioni il nostro business europeo su un percorso di crescita e di continua creazione di valore insieme a una società di riconosciuto standing e affermata quale Indesit» ha invece messo in evidenza Jeff Fettig, presidente e chief executive officer di Whirlpool Corporation.
«Whirlpool - ha aggiunto - valuta i progetti di acquisizione basandosi su complementarietà strategica, creazione di valore per gli azionisti, e un elevato livello di fiducia nella propria capacità di portare a termine l'operazione. Riteniamo che questa acquisizione ci posizionerà in maniera ideale per una crescita sostenibile in un mercato altamente competitivo e sempre più globale quale quello degli elettrodomestici in Europa».