Grillo a Roma, San Giovanni gremita: «Tutti a casa. Berlusconi parla come Riina»

Beppe Grillo
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Venerdì 23 Maggio 2014, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 09:14

Dicono che io sono un delinquente, ma io sono un delinquente che non ha cariche istituzionali n mai ne avr, esordisce Beppe Grillo in piazza San Giovanni. E' il giorno del comizio conclusivo della campagna M5s per le Europee. Un appuntamento fondamentale per il leader che punta a vincere le elezioni di domenica.

Piazza gremita Le bandiere con il logo del MoVimento e i palloncini dorati a forma di 5, le urla «Vinciamo Noi», i 40 pullman arrivati da tutta Italia. Piazza San Giovanni si presenta gremita da migliaia di persone. Si balla al ritmo del rap di Eman e delle Gyal, si cercano i parlamentari pentastellati per un selfie (Lombardi e Fico i più gettonati), magari con la maschera di V per Vendetta.

Grillo sul palco «Ci dicevano che eravamo l'antipolitica e poi hanno cominciato a stupirsi: si sono stupiti che abbiamo preso il 25% e vedrete ora si stupiranno ancora di più il 26 maggio», grida Grillo alla piazza.

Processi online «Faremo un processino online per divertirci anche un po' - prosegue Grillo, riprendendo quanto detto nei giorni scorsi - Sono venti anni che ci deridono, ingannano, sfruttano, prendono in giro. Potremo divertirci un po'?. I processi li faremo, sarà uno sputo digitale».

Attacco alle tv, fischi dalla piazza «Una delle prime colpe di come va questo paese ce l'hanno questi signori con le telecamere», continua e dalla piazza subito si leva un coro di fischi verso le postazioni tv che stanno seguendo l'evento. «Non fate così, la storia li eliminerà e noi ci ricorderemo di loro, ci ricorderemo chi sono...», interviene l'ex comico.

Il piano B dell'Europa «Il comunismo non ha funzionato, il capitalismo è questo e non prevede la democrazia. Noi siamo il piano B dell'Europa», grida Grillo.

L'ex Cav nel mirino «Berlusconi dice che se vince l'M5S ci saranno disordini inquietanti: queste frasi così le diceva solo Totò Riina». Parola di Beppe Grillo. «Mi rivolgo ai figli di Berlusconi. Andate da vostro padre con dolcezza, prendetelo per mano e ditegli: «Adesso a casa, è finita».

Attacco a Renzi Poi sferra un nuovo colpo al premier Matteo Renzi. «Adesso vogliono modificare il calcolo del Pil perché, nonostante gli sforzi dell'ebetino, il Pil cala. Lui mi fa anche pena, non ne azzecca una. Era a piazza del Popolo senza popolo. Gridava, lui, il moderato, con le vene al collo e tutto rosso. Io vorrei rivolgermi non a Renzi, ma a suo padre e dirgli: 'Per favore il suo bambino ha bisogno di lei. Vada ad abbracciarlo, una mano sulla guancia e un lungo abbraccio. Poi gli sussurri nell'orecchio: 'È finita, su forza andiamo a casa».

A scaldare gli animi arriva anche una dichiarazione del cantante Fabrizio Moro, che al termine di una canzone, afferma: «Io schifo Napolitano, non il politico, ma l'essere umano». Un attacco che subito accende le reazioni sdegnate di tutti gli altri attori in campo. Nel backstage c'è anche Gianroberto Casaleggio, il co-fondatore del M5S. Poi Grillo lascia spazio ai «ragazzi». Sul palco prendono la parola Luigi Di Maio («Io mi sono scocciato di stare all'opposizione perchè loro sono degli incompetenti e noi questo Paese lo possiamo governare»), Paola Taverna, Roberto Fico, Alessandro Di Battista. È quest'ultimo il più applaudito: «Napolitano ha i giorni contati, dovrà assumersi la responsabilità di questa piazza e degli italiani che non lo vogliono più», grida dal palco.

I militanti esultano. Parte anche qualche coro contro il capo dello Stato. Alla fine c'è spazio ancora per gli interventi dal palco. Tocca a Sara Marcuzzi, candidata alle regionali in Abruzzo; Elio Lannutti; l'ex pm Ferdinando Imposimato.

«Urlate Berlinguer, Berlinguer affinchè lo sentano fino a palazzo Chigi». Così il cofondatore del M5S Gianroberto Casaleggio si è rivolto alla piazza in occasione della chiusura della campagna elettorale del movimento a Roma. «In tutti i partiti ci sono le brave persone e i delinquenti. Sicuramente una persona che possiamo considerare onesta è Enrico Berlinguer -ha sottolineato Casaleggio- che fu uno dei pochi a riempire questa piazza. Probabilmente quando il cosiddetto premier ha detto a Grillo di sciacquarsi la bocca non sapeva cosa stava dicendo». Dalla «questione morale» di Enrico Berlinguer, alla «carezza» di papa Giovanni XXIII fino alla chiusura con la frase presa dal film Guerre stellari: «che la forza sia con noi». Sono alcune della citazioni fatte da Gianroberto Casaleggio.

«Io non voglio fare l'imperatore». Beppe Grillo cita Charlie Chaplin, dal palco di piazza San Giovanni a Roma per la chiusura della campagna elettorale, e replica a «chi ha detto che io sono un nazista». Sullo sfondo del palco, mentre Grillo parla, c'è l'immagine dell'attore e regista ebreo statunitense.

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