Morte di Giuseppe Uva, chiesto il proscioglimento per poliziotti e carabinieri. Il fratello: «Vergognoso»

Morte di Giuseppe Uva, chiesto il proscioglimento per poliziotti e carabinieri. Il fratello: «Vergognoso»
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Lunedì 9 Giugno 2014, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 11:12
​Il procuratore facente funzione di Varese, Felice Isnardi, ha chiesto il proscioglimento dall'accusa di omicidio preterintenzionale e altri reati dei carabinieri e dei poliziotti imputati per la morte di Giuseppe Uva, l'artigiano di 43 anni morto il 14 giugno 2008. Il pm, chiedendo il proscioglimento per l'accusa di omicidio preterintenzionale e altri reati ha chiesto, invece, il rinvio a giudizio con l'accusa di abuso di potere nei confronti di arrestati. Un reato che, però, a detta dei difensori, al termine dell'udienza preliminare, per il pm «non ha alcuna attinenza con l'evento morte».



I legali di famiglia «È una cosa inaspettata e per me non se lo aspettavano neanche gli imputati, ma si tratta delle richieste del pm e confidiamo nella decisione del giudice». Sono le parole del legale dei familiari di Giuseppe Uva, la sorella di Uva, Lucia, che è stata presente a tutte le udienze, non ha voluto invece rilasciare dichiarazioni nell'immediatezza ed è apparsa visibilmente scossa.



«È vergognoso». Così Andrea Magherini, fratello di Riccardo, il quarantenne morto durante un arresto a Firenze, ha commentato la richiesta dei pm al processo per la morte di Giuseppe Uva di prosciogliere gli imputati dall'accusa di omicidio preterintenzionale.



Ilaria Cucchi «Quello che succede a Varese non smette mai di stupirmi. Parliamo di qualcosa che fatico a comprendere. Se non si parlasse della morte di Giuseppe sembrerebbe essere diventata una barzelletta». Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, commentando la richiesta dei pm al processo per la morte di Giuseppe Uva. «Resto senza parole - ha aggiunto - ancora una volta si vuol dimostrare quanto poco contiamo noi e i nostri cari».



Gli avvocati degli agenti «Quel che è certo è che il povero Uva non è morto a causa della azioni dei nostri assistiti». L'avvocato di uno dei poliziotti imputati per la morte di Giuseppe Uva, Piero Porciani, non si stupisce della richiesta di proscioglimento presentata oggi dal pm di Varese e aggiunge: «Uva è stata una persona disgraziata nella propria vita, ha avuto una famiglia che l'ha curato in un certo modo...». «Oggi - ha proseguito - il pubblico ministero ha depositato il provvedimento di revoca della patente che potrebbe essere il motivo che fa inalberare più del dovuto Uva, dal momento che, quando viene sorpreso ubriaco per strada, capisce che difficilmente la patente gli sarà restituita. Ed è questo uno dei motivi che lo fa reagire in modo smisurato al fermo».
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