«Vigili seguiti e fotografati, ora basta». Scatta lo stato di agitazione a Ferentino

«Vigili seguiti e fotografati, ora basta». Scatta lo stato di agitazione a Ferentino
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Venerdì 12 Aprile 2024, 08:00

Non si placano le polemiche sulla polizia locale di Ferentino, dopo che nelle settimane scorse dalla maggioranza era stato chiesto di rimuovere la comandante perché si fanno troppe multe e che la minoranza aveva chiesto un consiglio comunale. Adesso arriva la decisione di proclamare lo stato di agitazione.

A dichiararlo è stata la Cgil che sotttolinea quanto sia diventato pesante il clima. Al punto da scrivere al prefetto, Ernesto Liguori, «per iniziare le procedure di conciliazione, a seguito delle del protrarsi nel tempo della grave situazione di disagio in cui versano gli agenti di polizia locale e del silenzio dell’Amministrazione in merito».

LE ACCUSE

Nella richiesta di convocazione non si usano mezzi termini e viene denunciata una situazione molto grave: «Gli agenti non riescono a lavorare più serenamente, venendo continuamente seguiti, fotografati, ed apostrofati in maniera quantomeno scortese – si legge nella nota della Funzione pubblica – a seguito dei ripetuti attacchi a mezzo social e stampa, a quanto sembrerebbe, veicolati da parte della maggioranza». Sembrano cadute nel vuoto, poi, le richieste al sindaco di «manifestare per iscritto la sua solidarietà agli agenti e di condannare apertamente questa tipologia di azioni verso di loro, anche in veste di loro datore di lavoro diretto».

Cosa che non è avvenuta e che secondo il sindacato «avrebbe portato di certo ad un abbassamento dei toni».

I TIMORI

La preoccupazione principale «è la tutela dei lavoratori che tutti i giorni, sono esposti a pericoli già per la loro peculiare attività, e di certo non possono essere sottoposti a disagi ulteriori». Anche per questo «si ribadisce che la Polizia Locale segue le norme del codice della strada e il regolamento comunale, quindi, eventuali rimostranze per mancanza di parcheggi vari o aree di sosta libera, dovrebbero essere indirizzate all’amministrazione e non essere il mezzo per dileggiare dei lavoratori intenti a fare esclusivamente il loro dovere». Senza dimenticare «gli attacchi diretti alla comandante di Nunzio, che, insieme al clima pesante che respirano i facenti parte del corpo di polizia locale, vanno a creare un mix di problematiche che deve necessariamente trovare la parola “fine” per il bene di tutti: lavorati, amministrazione e cittadini».

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