Spacciatori con il reddito di cittadinanza, arrestata giovane coppia

Spacciatori con il reddito di cittadinanza, arrestata giovane coppia
di Alberto Simone
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Sabato 5 Marzo 2022, 12:14

L'OPERAZIONE
Percepivano il reddito di cittadinanza, ma avevano trasformato la loro abitazione, all'ombra dell'abbazia di Montecassino, in un vero e proprio market della droga, ricevendo i consumatori in qualsiasi orario, anche notturno, con un giro d'affari di migliaia di euro a settimana. Protagonisti due giovani residenti a Cassino, un uomo di 22 anni e una ragazza di 23 anni, che sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti. Per entrambi è stata avanzata e accolta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, la proposta di revoca della percezione del sussidio economico che ricevano dallo Stato. Stando alle indagini dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Cassino è emerso che molti di coloro che si recavano nell'abitazione, trasformata in un emporio della droga, erano non solo giovani studenti, ma anche professionisti e impiegati del cassinate. Ora tutti i consumatori sono stati segnalati alla prefettura di Frosinone. Diversi i sequestri di droga. Fiumi di cocaina che i due giovani, entrambi incensurati e coppia convivente, distribuivano dalla loro abitazione di Cassino.
MODUS OPERANDI
I clienti della coppia si trattenevano all'interno solo per il tempo necessario all'acquisto. Per cercare di non incappare nelle intercettazioni e per tentare, quindi, di non essere scoperti, cercavano di limitare in tutti i modi le conversazioni telefoniche e invitavano gli acquirenti ad utilizzare maggiormente i canali social: qui si parlavano utilizzando un linguaggio criptico per indicare la sostanza.
Queste accortezze non sono bastate a sfuggire ai controlli dei carabinieri che, supportati dal personale della sezione radiomobile, hanno scoperto un vero e proprio canale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti e hanno quindi dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura per i due giovanissimi residenti a Cassino. L'attività di accertamento degli investigatori ha inoltre consentito di evidenziare, a seguito di ulteriori successivi controlli effettuati, che entrambi i giovani della Città Martire gestivano il loro emporio della droga mentre, ogni mese, ricevevano puntualmente il bonifico in quanto titolari del reddito di cittadinanza (il sussidio che lo Stato riconosce alle persone in difficoltà economica). Oltre al danno, anche la beffa, ad entrambi i giovani è stato pertanto sospeso il sussidio di cui godevano.
Ora, quindi, oltre a difendersi dalle accuse di spaccio, dovranno anche rispondere di percezione indebita del sussidio economico.

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