Scuole in via Verdi, è caos quotidiano
tra ingorghi e smog

Scuole in via Verdi, è caos quotidiano tra ingorghi e smog
di PIERFEDERICO PERNARELLA
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Domenica 21 Ottobre 2018, 16:55
Un po' ovunque l'entrata e l'uscita da scuola non sono mai una passeggiata di salute, ma in qualche caso diventa una sfida quotidiana per la sopravvivenza. Nel capoluogo tra i casi più emblematici c'è quello delle scuole elementare e media Pietrobono di via Verdi. Si trovano a poche centinaia di metri l'una dall'altra, in una zona che rappresenta uno dei snodi viari nevralgici della città ed entrambe non hanno parcheggi. Auguri.
ORE 8, SCOPPIA L'INFERNO
Con il suono della campanella, poco dopo le 8, mentre si aprono i portoni delle scuole, in strada è un inferno di lamiere, clacson e gas di scarico. A partire da viale America Latina andando verso lo Scalo si forma un serpentone di auto e bus Cotral che arriva fino a via Puccini. All'uscita la situazione si ripresenta, anche se in maniera più mitigata grazie agli orari diversificati. Ma è una magra consolazione.
Il problema è noto da tempo. L'associazione Laboratorio Scalo un'idea per risolverlo ce l'ha e l'ha proposta lanciando una raccolta firme che ha registrato centinaia di adesioni: acquisire il terreno che si trova a lato della scuola Pietrobono per allargare il piccolo parcheggio esistente e la strada (così da consentire ai genitori di accostarsi) e realizzare un'area verde a servizio degli studenti ma anche del quartiere.
Il progetto è stato al centro di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso la sede dell'associazione. Erano presenti il sindaco Nicola Ottaviani e il dirigente scolastico Mara Bufalini. «Abbiamo esposto al sindaco la nostra idea», spiega Anselmo Pizzutelli, presidente di Laboratorio Scalo. «La situazione diventa sempre più insostenibile, sia per i genitori che accompagnano a scuola i figli, ma anche per i residenti del quartiere. La puzza di gas di scarico, nelle ore di maggiore caos, impedisce persino di aprire le finestre».
POLVERI SOTTILI IN AUMENTO
Gli ingorghi, si sa, rappresentano uno dei maggiori fattori inquinanti. E l'emergenza polveri sottili, dopo la pausa primaverile-estiva, è dietro l'angolo. La centralina Arpa che si trova ne quartiere Scalo, in quest'ultima settimana, ha cominciato a registrare valori più alti. Venerdì scorso la concentrazione di polveri sottili è arrivata a 46 microgrammi per metro cubo, il limite massimo consentito è 50. Giovedì è arrivato a 48, mercoledì a 37. Insomma, la stagione dell'emergenza smog è alle porte. In una situazione del genere, il caos quotidiano di via Verdi rappresenta un pugno allo stomaco. L'acquisizione del terreno, insiste da tempo l'associazione Laboratorio Scalo, potrebbe essere una soluzione a portata di mano.
IL SINDACO: «ITER IN CORSO»
E il Comune ci sta lavorando. «Circa sei mesi fa - dichiara il sindaco Nicola Ottaviani - abbiamo approvato il progetto per l'allargamento della carreggiata. Le procedure per l'esproprio del terreno sono state attivate e abbiamo anche presentato una richiesta di finanziamento previsti per i Comuni interessati dalla procedura d'infrazione dell'Unione Europea sul mancato rispetto dei limiti della qualità dell'aria».
«Il fatto che il progetto sia stato avviato non può farci che piacere - dichiara il presidente di Laboratorio Scalo - L'opera per non riveste un carattere di massima urgenza e ci auguriamo che non bisognerà attendere anni per vederne la realizzazione».
 
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