Ruba i soldi al nonno per pagare gli estorsori, l'anziano lo scopre e denuncia tutto: quattro persone a processo

Un giovane di Alatri nei guai perché voleva noleggiare una Ferrari per il suo compleanno

Ruba i soldi al nonno per pagare gli estorsori, l'anziano lo scopre e denuncia tutto: quattro persone a processo
di Marina Mingarelli
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Sabato 2 Dicembre 2023, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 09:14

Per pagare gli estorsori trafuga i soldi dai risparmi che il nonno nasconde in casa, l'anziano scopre tutto e presenta una denuncia. Ora in quattro sono finiti a processo per concorso in truffa ed estorsione aggravata. Si tratta di P.V. di 29 anni e M. S. di 36 anni di Alatri, E.A.E 41 anni e F.M. di 40 anni residente a Frosinone.

Tutto era iniziato perché un 20enne di Alatri per il suo compleanno aveva un sogno: guidare una Ferrari.

Non aveva però ancora l'età minima (21) per noleggiare il bolide dei suoi sogni. È quindi finito nelle mani dei quattro che gli avevano fatto credere o che avrebbero potuto aggirare il problema dell'età fornendogli dei documenti falsi. La Ferrari il giovane non l'ha mai vista, ma a quel punto sono iniziati i ricatti con la richiesta di copiose somme di denaro per evitare che i documenti falsificati venissero consegnati alle forze dell'ordine da parte della fantomatica società di noleggio, costringendo il giovane a consegnare una somma iniziale di 25 mila euro. Ma a quella richiesta di denaro se ne erano aggiunte tante altre. Per pagare il giovane aveva cominciato a trafugare i soldi che il nonno, un ex commerciante poco incline ai risparmi che vengono depositati in banca, teneva in casa in un nascondiglio, conosciuto dal nipote.

Ma ad un certo punto l'anziano si è accorto degli ammanchi. Ed è stato a quel punto che ha scoperto che a prendere i soldi era il nipote. Quest'ultimo, ormai con le spalle al muro, non ha potuto fare altro che raccontare al nonno in che giro brutto era finito. Dopo la storia del noleggio della Ferrari, c'era stato anche un giro di scommesse clandestine per il quale giovane era arrivato a sborsare 160mila euro. Il nonno a quel punto ha denunciato tutto ai carabinieri. Da qui le indagini che hanno portato i quattro imputati sotto processo. Nel collegio difensivo gli avvocati Enrico Pavia, Marco Maietta e Riccardo Masecchia.

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