Premio Ranaldi a tre giovani
eccellenze del Foro di Cassino

Premio Ranaldi a tre giovani eccellenze del Foro di Cassino
di Elena Pittiglio
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Mercoledì 4 Luglio 2018, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 17:57
Clara Aprea di Formia, Veronica  Muscedere di Sora,  Carlo Grossi di Cassino. Sono i vincitori  del premio “Talento&Territorio” intitolato alla memoria dell’avvocato Pietro Aurelio Ranaldi, amante del diritto e del proprio territorio, scomparso cinque anni fa. I premiati sono tre  praticanti avvocati, iscritti nell’apposito registro istituito presso il Consiglio, che hanno riportato la migliore votazione complessiva, nell’ultima sessione degli esami di abilitazione all’esercizio della professione forense, tenutasi alla  Corte d’Appello di Roma nel 2016. Alla cerimonia hanno presenziato i figli del compianto avvocato Ranaldi, Raffaella e Gianrico, che hanno istituito il premio per onorare la memoria del papà con l’obiettivo di  raggiungere e aiutare i ragazzi più talentuosi del territorio ad affermarsi nella professione di avvocato attraverso il conferimento di una borsa di studio.  “Questo premio – ha rivelato Raffaella Ranaldi - nasce dall’esigenza personale e familiare di conservare la memoria di nostro padre, in un contesto, quello della comunità forense,  di cui nostro padre è stato membro per più cinquanta anni.  Il nostro obiettivo è anche coniugare questo bisogno personale e familiare ad un altro bisogno, quello di lanciare  un messaggio di incoraggiamento ai giovani che  si affacciano a questa professione. Senza nascondersi dietro un dito – ha continuato – ci sono  delle  difficoltà che, oggi,  questa professione  impone. C’è una grande saturazione del mercato forense: un dato  che oggettivamente ogni avvocato deve confrontarsi”.  Rivolgendosi ai giovani avvocati Raffaella Ranaldi ha continuato: “La saturazione è un dato oggettivo, ma è anche una sfida che si può vincere se dentro si ha una grande passione per questa professione. Questo premio – ha concluso - è un incentivo alle nuove leve ad entrare in questo mondo con orgoglio e grande senso di appartenenza”.  La cerimonia del premio, svoltasi in Tribunale, ha visto la  presenza del mondo forense di Cassino.  A rivolgere i saluti istituzionali  sono stati   l’avv. Giuseppe Di Mascio, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, il Presidente del Tribunale dott. Massimo Capurso, il dott. Luciano D’Emmanuele, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino,  l’abate di Montecassino dom Donato Ogliari, l’avv. Anna Coppola, presidente A.i.g.a. sezione di Cassino e il sindaco Carlo Maria D’Alessandro, che nel suo intervento ha sottolineato: “Aurelio Pietro Ranaldi ha sempre  amato questa città, in particolare, in un periodo difficile  quando,  dopo la ripartenza,  si doveva ingranare la marcia in più. E in quel momento c’è stato come uomo, come politico, come professionista, come espressione della società civile. Pietro resta, resterà sempre, memoria di Cassino”.  
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