Frosinone, acido sull’auto della ex: imprenditore a processo

Frosinone, acido sull’auto della ex: imprenditore a processo
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 08:15

Getta acido corrosivo sulla macchina della ex e la insegue lungo la Casilina, un imprenditore sessantenne di Frosinone arrestato nel gennaio scorso dai carabinieri della Compagnia di Anagni, dovrà comparire il 2 marzo nel tribunale di Frosinone per essere giudicato con rito direttissimo. L’uomo che deve rispondere di stalking aggravato, al momento si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
A suo carico decine di denunce da parte della ex convivente, una donna di 39 anni, che a seguito di quei comportamenti persecutori è stata costretta a rivolgersi all’associazione del Telefono Rosa. L’avvocato del centro antiviolenza, Cristiana Cialone, rappresenterà la parte offesa.

L’ultima volta era riuscita a salvarsi grazie alla tempestività dei carabinieri della Compagnia di Anagni, i quali non appena hanno ricevuto la richiesta di aiuto da parte della 39enne si sono precipitati sul posto riuscendo ad arrestare l’uomo. Il sessantenne, che aveva cercato di nascondersi in una stradina secondaria lungo la Casilina, era stato immediatamente accerchiato ed arrestato.

Già nell’agosto scorso l’uomo era finito in manette a causa di comportamenti persecutori nei confronti della ex convivente. Aveva provato di tutto. Anche a versarle dello zucchero nel serbatoio della macchina. Nel mese di dicembre la situazione è precipitata.

La donna è stata costretta a presentare decine di denunce a causa di numerosi messaggi minatori che le erano arrivati sul telefonino. Quando l’ultima volta aveva visto il 60enne che la stava inseguendo ha temuto il peggio. Fortunatamente i carabinieri erano arrivati prima che la situazione degenerasse.


L’ALTRA STORIA
Ma i comportamenti da stalker non sono appannaggio soltanto dell’universo maschile. Ne è la prova il caso di una impiegata di Veroli di 38 anni che è finita davanti al giudice per le indagini preliminari a causa di comportamenti persecutori messi in atto nei confronti del marito e della sua nuova compagna. Secondo le accuse mosse dalla procura, per vendicarsi di essere stata lasciata la donna oltre ad ingiuriare e minacciare la coppia impedirebbe al coniuge di far visita alle sue figliolette. L’uomo che si è ricostruito una vita con un’altra persona proprio per quei comportamenti persecutori è stato costretto a far scattare la denuncia nei confronti della ex per il reato di stalking. Ossessionata dalla vendetta l’impiegata lo pedinava ovunque andasse. Una situazione che ha scatenato nelle parti offese un perdurante stato di ansia. Nei giorni scorsi sono state chiuse le indagini preliminari. Il prossimo 2 marzo il legale di fiducia dell’indagata dovrà cercare di smontare tutto il castello accusatorio.

Ma. Mi.

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