Provinciali, vince il Pd. Esultano le civiche, alla Lega il derby di centrodestra. Frosinone fuori dall'assise: gli eletti

Provinciali, vince il Pd. Esultano le civiche, alla Lega il derby di centrodestra. Frosinone fuori dall'assise: gli eletti
di Stefano De Angelis
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Lunedì 20 Dicembre 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 15:26

Il centrosinistra vince le elezioni provinciali. Il Pd, primo partito con miss preferenze Antonella Di Pucchio, conquista, riconfermandoli, quattro seggi su dodici. Ora la maggioranza del blindato presidente Pompeo, anche lui Pd, potrebbe arrivare a contarne sette con il pieno appoggio dei due civici eletti nel Polo.

Chi perde è Forza Italia, rimasta fuori dall’assemblea. Risultato al di sotto delle aspettative in casa Fratelli d’Italia, che ottiene due scranni e rischia di perdere la presidenza dell’aula. La Lega, invece, vince il derby nel centrodestra: trascinata anche dall’ex FI Gianluca Quadrini, dato anzitempo in caduta da più parti e da poco nelle file del Carroccio, siederà su tre banchi.

A spiccare è anche il successo delle civiche: “Frosinone in Comune” consolida la posizione di Luigi Vacana, che sarà riconfermato vicepresidente; oltre le previsioni della vigilia è andato il “Polo” di Gianfranco Pizzutelli: ha eletto due consiglieri grazie anche al risultato collezionato da Cardinali, ex FdI. E poi c’è il ritorno nell’assise delle città di Cassino e Sora, ciascuna con un proprio consigliere comunale. Sullo sfondo l’impresa della Val di Comino, che porta a palazzo Iacobucci un tris di consiglieri.

E se c’è chi brinda ai rientri, c’è anche chi mastica amaro. È il caso di Frosinone, che, a fronte di sei candidati, seppur su sponde diverse, e di quattro uscenti, è rimasto a secco: è senza propri rappresentanti nel consesso di piazza Gramsci. Per Pompeo, dunque, contrariamente al 2019, niente rischio anatra zoppa, ma la consapevolezza di poter concludere il mandato (scadrà tra un anno) con più serenità. C’è tutto questo nel verdetto scritto dalle urne per il rinnovo del Consiglio provinciale.

Alla chiamata elettorale, riservata agli amministratori dei 91 Municipi ciociari con il sistema dell’indice di ponderazione, hanno risposto 1.066 tra sindaci e consiglieri su 1.147 aventi diritto (affluenza del 93%). Gli aspiranti alla carica erano 49, schierati in sei liste, provenienti da 31 centri. Una mini rivoluzione quella sancita dal responso, dunque, con l’asse che si sposta verso il centrosinistra e con il Cassinate e il Sorano che si riscoprono meno distanti dal Frusinate, per un bilanciamento geopolitico.


LA NUOVA ASSISE
Tra conferme e novità si apre così un altro biennio d’amministrazione a palazzo Iacobucci. Soltanto tre uscenti su sei in corsa hanno centrato la rielezione. Si tratta di Luigi Vacana (7.443 voti ponderati, Gallinaro), Gianluca Quadrini (5.150, Lega, Arpino) e Daniele Maura (4.293, FdI, Giuliano di Roma).
Non ce l’hanno fatta, invece, Igino Guglielmi (2.915, Polo civico, Frosinone), Stefania Furtivo (2.872, Pofi) e Rossana Carnevale (1.883, Pico), entrambe con FdI.
Completano la composizione del Consiglio nove volti nuovi.

Innanzitutto quelli del Pd: Antonella Di Pucchio, unica donna approdata in aula e la più votata in assoluto (7.947 consensi ponderati, Isola del Liri), Enrico Pittiglio (7.895, sindaco di San Donato Val di Comino), Gaetano Ranaldi (7.093, Cassino) e Alessandro Mosticone (5.101, Sora). A loro si aggiungono gli altri due in quota Lega, Luca Zaccari (6.656, Ferentino) e Andrea Amata (4.170, Vicalvi), i due eletti del Polo civico, Alessandro Cardinali (5.293, Anagni) e Alessandro Rea (3.826, Ferentino), e il secondo di Fratelli d’Italia, Riccardo Ambrosetti (3.099 voti ponderati, Anagni).

In una giornata carica di attese, c’è da registrare il testa a testa in FdI tra Ambrosetti e Domenico Fagiolo: quest’ultimo è rimasto fuori nella parte finale dello spoglio per una manciata di punti, 168, fermandosi a 2.931 consensi ponderati. Tra gli altri mancati ingressi c’è anche quello di Valentina Cambone (1.293 voti, Polo civico), sindaco di Colle San Magno.


I VOTI DI LISTA
A collezionare più voti ponderati è stato il Pd (29.231, 350 quelli di lista), seguono la Lega (19.883, 258), FdI (15.368, 148), Polo civico (13.592, 115), Provincia in Comune (10. 717, 132) e Forza Italia (6.130, 55).

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