Lavoro e università nella rivoluzione telematica alla decima edizione della "Scuola estiva arpinate"

Il castello Ladislao di Arpino
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Martedì 28 Giugno 2022, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 10:28

Decima edizione della "Scuola estiva arpinate", in programma dall1 al 4 settembre. L'evento è ormai un appuntamento fisso ad Arpino e si tiene nella sala delle conferenze del Castello Ladislao, sede della fondazione Umberto Mastroianni. Il tema di quest'anno è: "Lavoro e insegnamento universitario nell’era della rivoluzione telematica". L’iniziativa è promossa dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Unicusano, in collaborazione con la fondazione Mastroianni, la città di Arpino, la Provincia di Frosinone e l’università di Catanzaro.

Parteciperanno una quindicina di docenti, professori universitari ed esperti del tema, provenienti da varie università italiane ed europee, ma anche 20 borsisti, studenti universitari e dottorandi che ne faranno richiesta, scrivendo a sea.arpino@gmail.com.

I borsisti saranno ospitati ad Arpino nei giorni dell’iniziativa.

«La Scuola estiva arpinate  è una delle più longeve iniziative di formazione superiore del panorama scientifico non solo laziale, che ha visto nel corso degli anni la presenza ad Arpino di più di duecento borsisti e centocinquanta docenti, provenienti dall’Italia e dalla Ue - si legge in una nota -in un’iniziativa accompagnata da eventi culturali di rilievo come mostre di fotografia, pittura e scultura, ma pure concerti su vari generi: dalla musica folk, al Jazz, alla musica classica e a quella tradizionale araba».

L'edizione 2022   sarà affiancata da due importanti eventi culturali: la mostra di sculture Differenti-sguardi di Ale Guzzetti, che si terrà nella sala delle esposizioni della Fondazione Mastroianni, curatrice dell’evento, e un concerto jazz nel Parco secolare dell’Hotel Il Cavalier d’Arpino..

«In linea con il suo tradizionale approccio scientifico, anche questa edizione affronterà un importante tema che condizionerà la programmazione nel settore dell’economia e dell’insegnamento nei prossimi decenni: le nuove modalità di lavoro e di studio che la rivoluzione telematica favorisce, una rivoluzione che abbatte le barriere dello spazio e permette una forte riduzione dell’uso di energie, dell’inquinamento, della congestione del traffico e soprattutto permette di risparmiare tempo nella mobilità, con tutto ciò che ne consegue, e ridarlo agli individui ed alle loro esistenze». 

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