Frosinone. Isole pedonali e rilancio
serve il confronto con i cittadini

Frosinone. Isole pedonali e rilancio serve il confronto con i cittadini
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Venerdì 13 Settembre 2019, 16:09
Resta in primo piano, nel capoluogo, la questione delle isole pedonali nel centro storico. Tanto che tra i cittadini il dibattito continua e si arricchisce di interventi, tra contrari e che rilancia proposte. Una discussione aperta. Dopo il caso di via Angeloni, chiusa al traffico nelle giornate di sabato, dalle 20 alle 24, e la domenica, dalle 19 alle 24, ora il confronto si sposta sulla decisione del Comune di estendere, da questo fine settimana, l'isola pedonale a corso della Repubblica. Provvedimento che ha spinto un cittadino, Pierluigi Ciprietti, a scrivere una lettera al Messaggero per esprimere alcune considerazioni. «Ho trovato interessanti gli articoli sul centro storico pubblicati il 28 agosto e il 9 settembre scorsi: interessanti e stimolanti. Io abito in corso della Repubblica - scrive Ciprietti - e apprendo dal vostro giornale che anche suddetta via sarà inserita nell'isola pedonale del centro storico. Spontanea la prima osservazione: perché venirne a conoscenza tramite voi e non (come osservato da Otello Rosi) come risultato di un confronto tra cittadini e amministratori? Perché si ha la sensazione che il rappresentate politico (chiunque esso sia) una volta entrato nella stanza dei bottoni si senta il padre-padrone della città? Non abbia più bisogno di incontri con i cittadini (molto numerosi nel periodo preelezioni) e non voglia più dare informazioni su come intende svolgere le mansioni assunte? Tornando all'isola pedonale - prosegue - se ci fosse stata la possibilità di un confronto avrei suggerito di esaminare prima il perché dopo 7 edizioni del Festival dei Conservatori (preciso: bellissima iniziativa) non ci sia stato nessun beneficio per il centro storico: non si è verificato nessun aumento di apertura negozi; non si sono registrate folle a passeggio per le vie del centro (il solo movimento di persone si è avuto all'inizio e alla fine della serata musicale); il decoro(?) urbano non è cambiato, anzi forse peggiorato (le famose luci sui marciapiedi quasi tutte spente; le pedane a servizio dei bar e ristoranti inguardabili e un po' di sporco qua e là non ce lo facciamo mancare).
Ciprietti poi aggiunge: «Sarebbe stato il caso di ragionare su come attirare e trattenere le persone a passeggio, come stimolare uno scambio culturale tra i residenti e i partecipanti alla manifestazione. Sono proprio convinti gli amministratori di poter fare a meno dello scambio di idee con i propri concittadini? Confronto che manca anche per le cose più incisive per tutta la città come il tema della rigenerazione urbana: non sarebbe stato utile un incontro con i cittadini per informarli sulla loro idea di rigenerazione prima di dare mandato alla fase di programmazione?».
Il residente, poi, in chiusura del suo intervento, oltre ad affrontare la problematica dei parcheggi per le auto, lancia anche una proposta: «Prevedo che sarà un fiasco anche l’isola pedonale lungo il corso della Repubblica, ma un’idea, tra le tante che potreste avere da noi umili cittadini, la esprimo: trovare un accordo con l’Accademia di Belle Arti perché apra le sue porte nelle serate di pedonalizzazione e perché no con qualche quartetto d’archi lungo la strada e magari un mangiafuoco, un set di macchinine a pedali per i più piccoli. E magari, poi, un’idea per i parcheggi, magari».
Il dibattito sul futuro del centro storico, dunque, è tornato nel vivo, dopo che nei mesi scorsi aveva riguardato la questione del rilancio complessivo, dal decoro urbano al rischio spopolamento.
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