Il viaggio della memoria di Stefano: dal Veneto in Ciociaria alla ricerca dei compagni di prigionia del nonno

Il viaggio della memoria di Stefano: dal Veneto in Ciociaria alla ricerca dei compagni di prigionia del nonno
di Annalisa Maggi
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Dicembre 2022, 08:57

Appello dal Veneto alla Ciociaria per trovare un compagno di prigionia del nonno. Corre su Facebook, attraverso il gruppo "Si de Guarcino se" la ricerca storica che sta conducendo Stefano Furlanetto sulla seconda guerra mondiale. Cesare Furlanetto, internato in Germania durante il secondo conflitto mondiale, aveva scritto un diario che il nipote sta trascrivendo direttamente dal testo originale. La motivazione affettiva è stata la spinta a condurre un lavoro di ricerca storico-documentale per ritrovare tutti i compagni di prigionia che il nonno cita nel diario dedicando loro un capitolo apposito, e una breve biografia con foto curata spesso dagli stessi familiari, figli o nipoti, anche perché sinora non è stato ritrovato nessuno ancora in vita. «Abbiamo così restituito un volto e una storia a chi condivise con nonno l'internamento, la fame, il freddo, la malattia e il lavoro forzato nei lager nazisti a volte fin dalla cattura o dal primo campo d'internamento e ora mi sto dedicando a chi era là con loro anche se non citati», spiega Stefano Furlanetto.

L'opera di recupero di informazioni ha portato l'interessato a estrapolare e catalogare dati da circa 2.000 tra schede dei prigionieri e documenti conservati negli archivi tedeschi dopo averne visionato quasi 12.000 relativi a circa 658 internati militari italiani che furono compagni di prigionia del nonno anche solo per qualche giorno in una fabbrica di aerei a nord-est di Lipsia e poi in altri campi tedeschi precedenti. «Scopo della ricerca spiega ancora Furlanetto - è trovare, se possibile, dei familiari, magari anche qualche internato ancora vivente, in modo da restituire anche a questi compagni di nonno un volto attraverso una foto e forse un giorno dedicare loro una pubblicazione».

Dopo aver cercato per mesi in lungo e in largo attraverso i social che lo hanno portato anche in Argentina, in Argentina, in Francia e in Svizzera, adesso l'attenzione si è spostata in Ciociaria e precisamente a Guarcino alla ricerca di informazioni su Amerigo Benassi, nato il 15 luglio 1923 «allora residente a Guarcino precisa nel post - immatricolato internato col numero 109321 presso lo Stalag VIC nonno sarà immatricolato nello stesso campo col 110275. Catturato in Slovenia, Amerigo Benassi fu trasferito con Carlo Furlanetto, che era stato catturato a Creta, ai lavori forzati presso una fabbrica dipendente dallo Stalag IV G nei pressi di Lipsia il 13 maggio 19. Amerigo poi aggiunge il ricercatore veneto - proseguirà verso un altro campo. In assenza di prove documentali diverse egli, se sopravvissuto, cessate le ostilità, dovrebbe essere stato rimpatriato come mio nonno. Se qualcuno riconoscesse un amico, un conoscente o un familiare e potesse mettersi in contatto coi parenti più prossimi di Amerigo se condividessero la finalità della ricerca che è quella di restituire un volto attraverso una foto a chi condivise anche solo per qualche giorno la prigionia con mio nonno può farmi contattare su messanger oppure scrivermi a: prigionierinellastoria@gmail.com».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA