Frosinone, maltrattata dal marito per il figlio disabile fugge in piena notte: scatta la denuncia

Frosinone, maltrattata dal marito per il figlio disabile fugge in piena notte: scatta la denuncia
di Marina Mingarelli
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Domenica 18 Dicembre 2022, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 22:14


Scappa da casa con il figlioletto disabile per paura che il convivente possa strapparglielo via. È la storia di Anna ( il nome è di fantasia), una donna di 42 anni residente a Frosinone, che nei giorni scorsi in piena notte dopo essere fuggita dalla sua abitazione ha fatto scattare la denuncia nei confronti del compagno, un imprenditore di 50 anni.

Da qualche tempo la donna aveva scoperto che il suo bimbo di pochi anni era affetto da una patologia psichiatrica.

Per entrambi i genitori era stata una vera e propria doccia fredda. Ma mentre Anna si era subito data un gran da fare per trovare gli specialisti che potessero seguire il suo bambino, l'imprenditore aveva cominciato a prospettarle un futuro molto complicato con quel bimbo che purtroppo non riusciva a relazionarsi con il mondo a causa della sua disabilità. La donna aveva percepito in quelle parole la volontà dell'uomo di allontanare il ragazzino dalla casa familiare per collocarlo in una struttura adeguata alla sua patologia. Ma Anna questo non lo poteva assolutamente accettare.

Il suo bimbo aveva bisogno di lei costantemente, quindi non avrebbe mai accettato una proposta del genere. Ma ogni volta che discutevano del futuro del loro bambino finivano puntualmente per litigare furiosamente. L'ultima volta però, stiamo parlando di alcuni giorni fa, l'uomo dopo averla insultata e minacciata l'aveva colpita più volte con pugni e schiaffi.

LA FUGA
Anna sentendosi in pericolo, la stessa notte approfittando che il convivente stesse dormendo ha avvolto il suo bambino ad una coperta e si è diretta immediatamente presso gli uffici di polizia. Davanti agli agenti la donna ha raccontato la sua storia e della paura che il compagno potesse in qualche modo portargli via il suo bimbo. Ai poliziotti aveva raccontato delle botte ricevute e della sua paura di restare ancora in quella abitazione con un uomo che a suo dire non provava amore per il figlio ma soltanto vergogna. A seguito di tali fatti, subito dopo la denuncia è scattato il cosiddetto codice rosso. Si tratta di una nuova legge a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze per atti persecutori e maltrattamenti.

Il codice rosso prevede un iter giudiziario preferenziale e più veloce. Anna è stata accompagnata insieme al suo bambino in un rifugio protetto. Da alcune informazioni raccolte sembra che gli agenti di polizia abbiano effettuato una perquisizione nell'abitazione dell'imprenditore in quanto sarebbe in possesso di armi antiche. Adesso quelle armi proprio per evitare eventuali gesti inconsulti sono state sequestrate. Il 50enne è stato incriminato per maltrattamenti in famiglia. L'uomo che ha sempre respinto tutte le accuse dicendo che quello riferito dalla compagna era soltanto frutto della sua fantasia, si è rivolto agli avvocati Rosario e Mario Grieco per essere rappresentato nelle opportune sedi.

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