Settefrati, è rimasto soltanto un bar. Il sindaco: «Servono misure urgenti di governo e Regione»

Settefrati, è rimasto soltanto un bar. Il sindaco: «Servono misure urgenti di governo e Regione»
di Stefano De Angelis
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 18:13


Il sindaco di Settefrati, Riccardo Frattaroli, è consapevole dell'emergenza che sta attraversando il suo paese, non l'unico a rischio spopolamento. Ora per cercare di porre un argine a questo fenomeno chiede l'intervento di governo e Regione.

«Noi sindaci non possiamo fare miracoli - spiega -. I Comuni non hanno risorse né deleghe per incidere da soli. Al massimo possono abbattere le tasse locali, dalla Tari a quella per l'occupazione del suolo pubblico, ma non basterebbe. Per riaprire i negozi e spingere i giovani a investire serve ben altro. Io per salvaguardare le produzioni locali ho ridotto al minimo la fida pascolo: oggi l'introito per il Comune è di appena 7mila euro all'anno. Di più che potrei fare?».

Frattaroli poi aggiunge: «Per far capire in quali condizioni è costretto a operare il Comune faccio un esempio: i trasferimenti statali hanno subìto un progressivo taglio da 600mila a 190mila euro all'anno e con queste somme dovremmo garantire la manutenzione di strade, pubblica illuminazione e così via su un territorio di 56 chilometri quadrati.

Farlo è un'impresa ogni volta. Questo perché il criterio di ripartizione, per una parte, è su base demografica. Ecco, per salvare i piccoli comuni si potrebbe iniziare da qui, modificando questo meccanismo e prendere in considerazione l'estensione territoriale: ci sarebbero più risorse per garantire e migliorare i servizi».

Il sindaco poi sottolinea: «Per dare un futuro alle piccole realtà montane è necessario un intervento immediato di governo e Regione: servono misure straordinarie e urgenti per maggiori finanziamenti e una cabina di regia per ideare e realizzare progetti in grado di favorire uno sviluppo concreto, tenendo conto delle potenzialità dei territori. Nel nostro caso sono la Valle di Canneto, le montagne e la cultura con la figura storica di frate Alberico».

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