In pasticceria arriva il giocattolo "sospeso", l'idea di Beatrice Gargani: «Così rendo felici i bimbi»

L'iniziativa nella attività commerciale del centro storico di Ferentino

In pasticceria arriva il giocattolo "sospeso", l'idea di Beatrice Gargani: «Così rendo felici i bimbi»
di Emiliano Papillo
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Venerdì 26 Maggio 2023, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 08:39

 

Palloni, costruzioni, macchinine, trenini e peluche, case di Barbie. Non è un negozio di giocattoli, nemmeno un baby parking, ma l'angolo di un pasticceria del centro storico di Ferentino che la proprietaria, la giovane imprenditrice Beatrice Gargani, ha deciso di trasformare nello spazio dei giocattoli sospesi. Le famiglie che ne hanno bisogno possono prendere il giocattolo che vogliono per rendere felici i propri bambini. Perché niente come i giocattoli rende felici i bambini. Ma non tutti possono acquistarli e allora del bene aguzza l'ingegno. In due giorni già quattro mamme sono andate in pasticceria per usufruire di questo spazio speciale.
L'idea è nata un po' per caso spiega Beatrice Gargani. «Vengo da una famiglia fortunata e sono attiva nel sociale da anni. Proprio in questi giorni pensando ai bimbi meno fortunati le cui mamme fanno fatica a comprare giocattoli e regalare sorrisi, ho deciso di fare questa iniziativa. Ringrazio il mio amico Francesco Marini di Anagni anche lui imprenditore che mi sta aiutando nel progetto. Abbiamo acquistato molti giocattoli che tengo appesi nella mia pasticceria di Ferentino. Le mamme in forma del tutto anonima possono contattarci e fare richiesta dei giocattoli, non debbono assolutamente vergognarsi della loro condizione di svantaggio. Credo infatti che l'umiltà sia la più grande forma di grandezza umana. Invito tutte le mamme a non aver timore della propria condizione sociale e ad accogliere questa mia azione come un atto d'amore».

LA PRIMA

I giocattoli per maschietti e femminucce sono disponibili alla pasticceria per età da 0 a 10 anni. «L'altra mattina con grande piacere, io e Francesco Marini - prosegue Beatrice - abbiamo avuto la prima mamma che si è recata in pasticceria per prendere alcuni giochi per i propri figli. Abita ad Anagni e ha tre splendidi bambini, è stata la prima che, con immensa gioia, ha deciso di farsi coraggio senza avere timore della propria condizione sociale. Da donna quale sono, ho ammirato molto la sua forza di volontà ed il fatto che lei abbia creduto in me e Francesco e nel nostro progetto: è per questo che invitiamo tante altre mamme a farlo. Entrambi abbiamo alle spalle famiglie benestanti, una fortuna che ci ha spinto ad impegnarci nel sociale, ad aiutare che ne ha bisogno».

L'ASCOLTO

Beatrice non ha ancora figli, ma una nipotina. È stato osservando lei che è venuta l'idea dei giocatoli sospesi. «Trascorro con lei tanto tempo e ho notato come è cambiato anche il modo di giocare rispetto a quando ero bambina io. Ascoltare i bimbi mentre giocano è fantastico. Immaginano mondi, storie, s'immedesimano nei loro eroi. E ho pensato che tanti bambini non avevano questa fortuna».
E lo spazio dei giocattoli sospesi diventa anche un luogo di condivisione e ascolto. «Dopo la prima di Anagni, sono venute altre tre mamme di Ferentino. Hanno preso i giocattoli per i loro piccoli. È stato bello anche parlare con loro e conoscere le loro vite le difficoltà a portare avanti le famiglie. Ripeto il mio progetto non ha altro scopo che rendere felici i bambini e di conseguenza le loro famiglie. I giocattoli nella nostra pasticceria sono a loro disposizione».
 

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