La moto Yamaha di colore nero con cerchi gialli è stata individuata a qualche chilometro dal luogo in cui è stato scoperto il corpo, circa un paio di ore di camino. E' stata notata da un pastore, intorno alle 17.30. Stando alla ricostruzione, si trovava sotto una pianta, ferma sul cavalletto, a ridosso del confine tra Pescasseroli e Villavallelonga, in un'area verde da cui partono alcuni sentieri. Le chiavi erano inserite nel quadro e il mezzo era in buone condizioni. E' stato recuperato anche il casco. Tutto è stato trasferito nella caserma di Trasacco per i rilievi. Ma mancano ancora il giubbotto, il cellulare ed effetti personali. I carabinieri di Pescasseroli, di Castel di Sangro e di San Donato Valcomino stanno effettuando verifiche per ricostruire quanto accaduto e le ultime ore di vita del 40enne.
Al momento l'ipotesi privilegiata dagli investigatori resta quella di un possibile gesto estremo, ma gli accertamenti vanno avanti senza sosta, anche per fare chiarezza sui motivi che avrebbero indotto l'uomo a compiere il gesto. Per questo, ieri gli uomini dell'Arma della compagnia abruzzese sono arrivati in Val di Comino per raccogliere informazioni e avrebbero fatto il punto della situazione con i colleghi
di San Donato.
Ma c'è un altro elemento finito al vaglio dei militari: un prelievo di 600 euro che Davide ha fatto la mattina di sabato, intorno alle 8.30, da uno sportello automatico postale. Anche quei soldi, finora, non sono stati rinvenuti.
La Procura di Sulmona, che ha aperto un fascicolo per ritrovamento di cadavere, ha disposto l'autopsia, che sarà eseguita oggi. Gli inquirenti, inoltre, per non tralasciare alcun aspetto, hanno richiesto i tabulati telefonici del 40enne. Davide, descritto come persona solare, serena e scherzosa, secondo le testimonianze era uscito sabato mattina presto, prima con l'auto. Aveva preso un caffè in un bar, poi, dopo essere tornato a casa, era salito sulla moto. Visto che non rincasava e che il cellulare risultava spento, era scattato l'allarme.
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