E' morto all'Istituto Spallanzani di Roma l'uomo di 63 anni di Cassino risultato positivo al coronavirus. L'uomo, finanziere in pensione, la settimana scorsa era stato trasportato dall'ospedale di Cassino allo Spallanzani di Roma.
Il Coronavirus, purtroppo, non gli ha lasciato scampo, e nella serata di ieri è deceduto.
Salgono, così, a quattro le vittime in Cioriaria. Domenica mattina era morta una 79enne di Ceprano, moglie dell'uomo di 75 anni morto l'8 marzo scorso a Cassino. In precedenza c'era stato il decesso di un 52enne di Supino e di un pensionato molisano trasferito dal San Raffaele di Cassino allo Spallanzani (anche se, in questo caso, l'autopsia ha chiarito che il decesso è avvenuto per infarto).
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Le persone positive in Ciociaria (dato aggiornato al 15 marzo) sono 55.
Tra le persone contagiate nella giornata di ieri c’è una coppia di Arce, lui sulla sessantina, lei qualche anno in meno i quali sono stati ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Nella giornata di sabato hanno accusato i primi sintomi con febbre e difficoltà respiratoria per questo nella mattinata di ieri sono stati trasferiti nel nosocomio romano. Le loro condizioni non sono gravi e tutti parenti sono stati posti in isolamento domiciliare.
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IL CASO SAN RAFFAELE
Confermato, dall'assessore alla Sanità delle Regione Lazio D'Amato, il blocco dei ricoveri al San Raffaele di Cassino, dove ci sono state, dal 5 marzo in poi, 9 persone contagiate. La regione Lazio ha avviato l'indagine epidemiologica in collaborazione tra l'Asl di Frosinone e l'istituto Spallanzani di Roma.
I CONTROLLI
Ma in Ciociaria non si fermano i controlli dei carabinieri per le violazioni al decreto del premier Conte. Tra venerdi sera e sabato sono scattate 38 denunce, a Frosinone, Alatri, Anagni, Castrocielo, Viticuso, Pastena, Coreno e Fiuggi, per coloro i quali sono stati sorpresi in luoghi pubblici senza alcun motivo.
Rischiano l'arresto fino a tre mesi e una multa da 200 euro.
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