Conservatorio proiettato verso il futuro
Giraldi: «Tre anni di intenso lavoro»

Il maestro Alberto Giraldi
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Venerdì 31 Maggio 2019, 15:18
Oltre 900 studenti, 129 docenti su cattedra più 40 collaboratori. Il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” è ormai un’istituzione consolidata e, soprattutto, apprezzata in tutta Italia per l’ottima preparazione dei ragazzi ma soprattutto della classe docente.
Un risultato che nemmeno Daniele Paris, negli anni ’70 (quando lo fondò), pensava di poter raggiungere. Di strada, da allora, ne è stata fatta e, soprattutto gli ultimi 3 anni, hanno dato una forte accelerazione alle attività del Conservatorio. Basta ricordare che, proprio l’altro ieri, è iniziata la stagione concertistica che durerà fino a dicembre. Una iniziativa nata nella stagione 2017/18 e curata dal Direttore Alberto Giraldi in collaborazione con il maestro Michele Battista.
Ma attenzione: se prima la stagione concertistica godeva di un importante sponsor, quest’anno è stata allestita solo con il fondo d’Istituto.
«Un segno – commenta il direttore – della oculata gestione del fondo che, come noto, è destinato solo alle attività dei nostri docenti».
Insomma, pur tra ristrettezze e tagli, se la musica sta prepotentemente prendendo piede in Ciociaria (a cominciare dal Festival dei Conservatori), è merito senz’altro del “Licinio Refice”.
Ma quale sarà il futuro dell’Istituto?
E’ l’interrogativo principale cui devono dare una risposta i docenti chiamati, il 3 giugno, ad eleggere il nuovo Direttore.
Quattro sono i candidati: Giraldi (che punta alla rielezione), Di Cecca, Rossi e Gizzi. Chi di loro otterrà il 50% (più uno) dei voti validamente espressi sarà subito eletto. Altrimenti si andrà al ballottaggio (il 5 giugno) tra i due docenti più votati.
«Abbiamo fatto tanto, ma molti progetti devono essere condotti in porto – spiega il Direttore uscente – e mi riferisco soprattutto alla produzione e al potenziamento della didattica; due temi cui tengo tantissimo».
Dunque, il Conservatorio deve conservare il suo ruolo di “stimolatore” musicale?
«Esattamente – risponde il maestro Giraldi -. Mi riferisco, ad esempio, alla produzione di Cd o Dvd, ma soprattutto di concerti. Recentemente, ad esempio, è stata allestita la “Rondine” di Puccini, un’opera che ora proporremo al Teatro di Documenti di Roma. Ecco, dobbiamo sempre più aprirci all’esterno dando fiducia al Territorio».
Un altro capitolo importante è la creazione di una Orchestra stabile…
«Sì, è un progetto importante che spero di poter realizzare quanto prima. Magari con il supporto di realtà locali. Oggi, per un ragazzo diplomato, si pongono due interrogativi inquietanti: che farò dopo la laurea? Potrò mai lavorare con la musica? Ebbene, una Orchestra stabile potrà essere un’interessante opportunità per 40/80 musicisti. Ricordo che qualche tempo fa Amedeo Minghi interpellò il Conservatorio perchè necessitava di un’orchestra: ecco, l’importante è essere pronti. Così come per la realizzazione di colonne sonore per film. Morricone e Piovani, giusto per fare un esempio, si rivolgono ad orchestre straniere. Certo, si preferiscono musicisti esteri perché costano meno, ma noi dobbiamo inserirci, ed essere competitivi».
Nel suo triennio va ricordata l’inaugurazione dell’auditorium, una struttura da 400 posti…
«Sì, ora la Ciociaria ha a disposizione una struttura che può ospitare eventi musicali di spessore. Ovviamente resta uno spazio aperto alla didattica e alle attività concertistiche di spessore. Ma attenzione, non per questo deve essere riservato ad esibizioni di nicchia. Se vi sono occasioni importanti, come quella del maestro Beppe Vessicchio (un evento sponsorizzato dalla catena Conad) le nostre porte sono sempre aperte».
E recentemente avete iniziato una stretta collaborazione con l’Accademia di Belle Arti…
«E’ vero, grazie all’intesa raggiunta con la collega Prof.ssa Loredana Rea stiamo gettando le basi per uno scambio di discipline, in modo che i nostri ragazzi possano seguire alcuni loro corsi, e viceversa. Firmeremo la convenzione subito dopo l’estate. Intanto il 21 giugno organizzeremo un Concerto nella loro sede».
Un triennio che, con la guida del maestro Giraldi, ha visto il Conservatorio protagonista su più fronti, sia come Istituto di Alta Formazione (sempre crescente è il numero degli studenti dei corsi di nuove tecnologie musicali, jazz, popular music, canto) che come punto di riferimento per la diffusione della musica sul territorio. Una crescita che, ora, chiama il Conservatorio a nuove, e più alte, sfide.
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