Cassino, restauro del monastero
e della fattoria dell'Albaneta

La masseria Albaneta a Montecassino
di Domenico Tortolano
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Domenica 5 Marzo 2017, 16:29
Nessun resort e nessun albergo nella piana dell’Albaneta a due chilometri dall’Abbazia di Montecassino ma solamente la ristrutturazione e la riqualificazione dell’antico monastero di Santa Maria e della masseria-azienda agricola che per secoli ha rifornito di prodotti alimentari monaci e collegiali. Inoltre  ricreare, soprattutto per gli studenti, i sentieri percorsi da san Benedetto ed anche dal giovane san Tommaso d’Aquino (suo zio era Abate di Montecassino) o da S.Ignazio di Loyola. E poi da re e imperatori e da papi.  Lo ha spiegato il locatario dell’area, l’imprenditore Daniele Miri, alla presentazione, l’altra sera al palagio badiale di Cassino, del libro “Santa Maria dell’Albaneta, prepositura di Montecassino” dello storico Emilio Pisilli, presenti l’abate don Donato Ogliari, il sindaco D’Alessandro, il consigliere regionale Abbruzzese, il rettore Giovanni Betta, l’architetto Giacomo Bianchi, progettista dei rifacimenti, l’avvocato Sandro Salera e il presidente  del Centro di documentazione e di studi cassinati Gaetano De Angelis Curtis.  Il libro, che racconta la storia millenaria del monastero dell’Albaneta, è la base di partenza, è stato detto, per i progetti futuri   di un’area sconosciuta fino a un anno fa. Il progetto, secondo l’architetto Bianchi, si svilupperà in varie fasi negli anni in base al “Piano di sviluppo rurale” finanziabile dall’Unione Europea. Si comincerà  con un “cantiere didattico” coinvolgendo gli studenti delle scuole superiori e  dell’Università di Cassino, perché dovrà essere un luogo capace di attirare l’interesse durante la fase di recupero e di restauro monumentale del luogo. 
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