Cassino, rapina alla sala bingo: la polizia sulle tracce di banda di slavi

Cassino, rapina alla sala bingo: la polizia sulle tracce di banda di slavi
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 23 Novembre 2021, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 16:05

Assalto armato alla sala bingo: la polizia sulle tracce di una banda di slavi. 
In queste ore proseguono a ritmo serrato le indagini della polizia sulla rapina avvenuta domenica scorsa alla Sala bingo e slot Terry Bell di via Ausonia a Cassino, dove un gruppo di almeno quattro persone, impugnando grosse spranghe di ferro, ha fatto irruzione portando via l’incasso per poi fuggire a bordo di una Seat Leon sulle corsie dell’A1, in direzione Napoli. 
Gli investigatori del commissariato di Cassino, diretti dal vice questore aggiunto Giovanna Salerno, seguono una pista ben precisa che porterebbe ad una banda dell’est europeo e ai campi rom dell'hinterlad napoletano. 
Dopo aver ascoltato l’unico testimone della rapina, un dipendente che stava chiudendo la Sala, si stanno acquisendo le immagini del circuito di video sorveglianza presente nel locale. 
Ogni dettaglio potrebbe essere utile a risalire ai malviventi. Proprio quelle telecamere, infatti, hanno ripreso i terribili momenti vissuti dall’uomo intorno all’una di domenica. Quella messa in atto dai malviventi sarebbe stata un’azione fulminea: non più di cinque minuti. Il tempo di entrate, immobilizzate il dipendente e mettere nel sacco l’incasso della serata.
Cinque, forse sei mila euro, il bottino è ancora in via di quantificazione. Certo è che gli agenti non lasciano nulla al caso, per questo sono stati eseguiti anche i rilievi di natura scientifica all’interno del locale per isolare eventuali impronte digitali lasciate dai componenti della banda, anche se potrebbero aver agito indossando guanti per non lasciare tracce.
La svolta potrebbe arrivare quindi dalle immagini e dalle impronte digitali, ma ci sono già alcune certezze. L’auto utilizzata per arrivare a Cassino, in particolare, è stata ritrovata abbandonata in un piccolo centro in provincia di Caserta, ed è stato scoperto che era stata rubata in precedenza e vi è erano montate targhe anch’esse rubate in precedenza. Dunque un mezzo “usa e getta” che i malviventi si sono procurati per commettere reati e poi disfarsene. 
Da questo elemento e dal territorio dov’è stata trovata gli investigatori sospettano che il gruppo ha agito dopo un preventivo sopralluogo nel cassinate, ma non solo, nelle aree a ridosso dei caselli autostradali. Proprio le corsie dell’A1 utilizzando auto di grossa cilindrata rappresenterebbero una via di fuga privilegiata per la banda.
Ma non è stato l’unico colpo messo a segno nell’ultimo fine settimana. Gli accertamenti di queste ore si concentrano anche su un furto consumato nella serata di sabato scorso ai danni di un distributore di carburanti di Ferentino, dove dagli uffici sono stati portati via computer e altri oggetti di valore. 
Ad agire è stata la stessa banda, i poliziotti hanno la certezza perché sul posto è stata notata una Seat Leon, la stessa intercettata poco prima dell’alba di domenica sulla corsie dell’A1, dopo la rapina messa a segno nel locale alle porte di Cassino. 

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