Cassino, migranti ospiti di una cooperativa prendevano il reddito di cittadinanza: dieci denunce

Cassino, migranti ospiti di una cooperativa prendevano il reddito di cittadinanza: dieci denunce
di Vincenzo Caramadre
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 13:13

Percepiscono il reddito di cittadinanza, ma non ne hanno diritto: dieci denunciati. L’attività di controllo è stata portata a termine a Cervaro dai carabinieri della locale stazione e dai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro del comando provinciale di Frosinone. Sotto la lente dei militari è finita la posizione di dieci cittadini extracomunitari, ospiti di una cooperativa della zona, ai quali viene contestato il reato d’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Sulla scorta dei controlli incrociati, tra le dichiarazioni rese e le reali condizioni di cittadinanza, il gruppo di stranieri è risultato privo del requisito della residenza decennale sul territorio italiano.

Per il periodo preso in esame (gennaio 2021-gennaio 2022), i migranti avrebbero percepito, in totale, circa 60 mila euro. Oltre alla denuncia a piede libero ala Procura della repubblica di Cassino sono stati informati gli uffici Inps per l’immediata sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza, perchè il principio di permanenza decennale sul territorio nazionale, è presupposto primario e necessario per accedere al contributo economico.

Gli accertamenti, tuttavia, non sono affatto ultimati.

L’attività di monitoraggio ora è finalizzata a verificare la presenza di ulteriori soggetti sprovvisti, sia a titolo originario sia per sopravvenute modifiche dello status di permanenza sulla Stato italiano, ma anche per l’assenza di requisiti reddituali e patrimoniali previsti dalla normativa per la concessione del sussidio.

I controlli

Ma in queste ore gli uomini diretti dal capitano Giuseppe Scolaro s’interrogano su un altro aspetto: possibile che i dieci extracomunitari abbiano agito senza la collaborazione di qualcuno? «Gli accertamenti – è stato spiegato proprio dagli investigatori – proseguono per appurare se altri soggetti, operatori qualificati o enti pubblici o privati abbiano agevolato, promosso e partecipato al reato e se ne hanno ottenuto, anche i parte, i proventi illeciti».

I controlli hanno interessato oltre 500 percettori del reddito di cittadinanza che risiedono a Cassino e nel territorio di competenza in cui operano i carabinieri.

Riguardano, nel dettaglio, tutti colori i quali pur avendo chiesto e ottenuto il sostegno economico non hanno comunicato la decadenza di uno dei presupposti di acceso. Tanto per fare un esempio: non essere stato destinatario di una misura cautelare limitativa della libertà personale.Ciò vuol dire che, coloro i quali sono stati arrestati, ed hanno continuato a percepire il reddito di cittadinanza saranno denunciati quali indebiti percettori.

Ma non solo, i carabinieri sono anche alla ricerca di chi ha un rapporto di lavoro in nero e di fatto è possessore di auto di grossa cilindrata o imbarcazioni da diporto anche appartenente ai membri del nucleo familiare. L’obiettivo è smascherare chi, indebitamente, sottrae importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano realmente in condizioni di necessità e bisogno.

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