Ceccano. Caligiore presenta la coalizione,
il Polo Civico tentenna, in alto mare il centrosinistra

Caligiore e Ruspandini
di M.Laura Lauretti
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Giovedì 5 Dicembre 2019, 17:27
Saranno sette le liste a sostegno della canditura a sindaco di Roberto Caligiore alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Ceccano. L’appuntamento per la presentazione è fissata per sabato mattina quando il primo cittadino uscente darà il via ufficiale alla campagna elettorale del Caligiore bis, dopo la chiusura anticipata del primo mandato per effetto delle dimissioni di nove consiglieri comunali. Diverse le novità rispetto alla prima esperienza: la coalizione avrà un chiaro riferimento politico di centrodestra, con i simboli dei partiti a identificare le liste. Questa la linea concordata dal senatore Massimo Ruspandini (l’uomo chiave nella vicenda politica ceccanese) dopo aver raccolto “il sasso nello stagno” di Riccardo Del Brocco, iniziativa baciata e sostenuta ben oltre le mura della contea ceccanese. Stavolta il blocco sarà compatto con Fratelli d’Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia, Cambiamo e solide liste di appoggio, come Patto Civico del vicesindaco uscente Mario Sodani.  Non ci sarà, ovviamente, la civica del presidente del consiglio uscente Marco Corsi - impegnato, come si sa, in ben altre e meno definite condizioni elettorali -; non ci sarà il corposo gruppo di Nuova Vita  - che nel 2015 si è rivelato il vero valore aggiunto per arrivare alla vittoria di Caligiore; e non ci sarà la squadra dell’ex assessore Fiorella Tiberia, in parte smembrata e ridotta rispetto a cinque anni fa.
Ma, se non con Caligiore, che fine faranno tutte le aree civiche che pur si muovono sul territorio ceccanese? Nel fronte opposto in questo momento si naviga in alto mare, in una situazione politica tra il paradosso e l’indefinito. Per dirla semplice, se si votasse domani, sarebbe facile immaginare una vittoria al primo turno del ‘dimissionato’ Caligiore. O addirittura di una vittoria senza avversari. Non c’è traccia di ufficialità, infatti, del  Polo Civico che pareva inossidabile all’indomani dello scioglimento anticipato del consiglio e che oggi si regge, invece, in equilibrio precario sull’ipotesi di una candidatura di Marco Corsi. Con il rischio nemmeno tanto impossibile di un’implosione che farebbe andare in frantumi un’idea elettorale partorita, forse, senza troppa sostanza programmatica. Intorno a questo ‘centro moderato’ si muove direttamente (e paradossalmente se si considera la storia amministrativa di Ceccano) un centrosinistra ai minimi storici, privo di programmazione, di sintesi e soprattutto di candidature. Fatta eccezione per il salto in avanti dell’ex consigliere Alessandro Franco Battista, bocciata senza appello dal suo stesso Partito democratico, spente sul nascere le aspirazioni avanzate in casa socialista, il dibattito interno nell’ex ‘rossa’ continua a suon di riunioni che vanno deserte. In una situazione del genere lo sguardo a maggio prossimo non promette niente altro che un appoggio al candidato ‘civico’ che si opporrà alla coalizione di centrodestra. Anche (e soprattutto) di fronte allo scenario del ballottaggio. Sempre che si arrivi ad una sfida a due. L’unica verità che è facile mettere in piedi sin da ora è che nel centrosinistra gli aspiranti amministratori sanno già che non hanno molto da aspettarsi e che la sfida vera resta quella per un posto in consiglio comunale.
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