Ater Frosinone, conti in profondo rosso. Il commissario Iannarilli: «A rischio anche gli stipendi dei dipendenti»

L'allarme lanciato nel corso di un incontro con i sindacati

Ater Frosinone, conti in profondo rosso. Il commissario Iannarilli: «A rischio anche gli stipendi dei dipendenti»
di Pierfederico Pernarella
4 Minuti di Lettura
Sabato 18 Novembre 2023, 08:42

I conti dell'Ater di Frosinone sono in profondo rosso e se non si troveranno soluzioni nel breve termine l'azienda che gestisce l'edilizia pubblica rischia di non avere i soldi nemmeno per pagare gli stipendi dei propri dipendenti, poco meno di una cinquantina.

A fornire questo quadro preoccupante è stato il commissario Antonello Iannarilli nel corso di un incontro con i sindacati avvenuto giovedì scorso. Iannarilli, insediatosi alla guida dell'ente alla metà dello scorso settembre, ha parlato di «disastrosa condizione economica». Quindi ha prospettato lo scenario peggiore per un'azienda pubblica: «Senza un'iniziativa tempestiva ed efficace - ha detto - è a rischio anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti». I problemi potrebbero cominciare a sorgere dall'inizio del prossimo anno. Del resto il commissario Iannarilli, già in un'intervista rilasciata un mese fa a Il Messaggero, aveva fatto capire quale fosse la situazione. E quando gli è stato chiesto in quali condizioni avesse trovato l'Ater, ha usato questa immagine che dice tutto: «Una barca piena di buchi in mezzo all'oceano».

LE ZAVORRE

Una situazione difficile che si trascina da anni.

Pesa, tra le altre, la morosità dei canoni per gli alloggi: ha raggiunto la cifra stratosferica di 44 milioni di euro. Tanto che Iannarilli, per venire a capo di questa voragine, sta per inoltrare la richiesta al Ministero dell'economia e delle finanze di autorizzare l'azienda a ricorrere ad un ente o società per la riscossione a mezzo ruolo dei crediti vantati nei confronti dei morosi mediante ingiunzione fiscale. In questo modo, ha spiegato Iannarilli, si andrebbe a snellire «la procedura e riducendo notevolmente costi e tempi per l'Ente, e assicurando maggiore certezza al recupero dei crediti».

Ater Frosinone, nuovo blitz della Finanza nella sede di piazzale Europa: ascoltati i dipendenti

Ater Frosinone, blitz della Finanza: sotto la lente i pagamenti fatti il giorno prima del commissariamento


A pesare sui conti dell'ente sono inoltre le numerose richieste di risarcimento legate ad appalti, incidenti e a cause di lavoro. Tra queste ultime anche quelle, che rischiano di essere particolarmente onerose, con i due ex direttori generali dell'ente, Nicoletta Paniccia e Alfio Montanaro, licenziati un anno fa dal precedente Consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Iannarilli e dall'ex direttore generale Massimo Serafini dimessosi nelle settimane scorse. Pendono poi tante richieste di pignoramenti da parte di ditte non pagate e per vecchi processi. I soldi per le manutenzioni ordinarie scarseggiano e il patrimonio immobiliare, composto da 6.500 alloggi, ne sta risentendo Ora però sono a rischio anche gli stipendi.

GLI ABUSIVI

«Il momento è delicatissimo ed è indispensabile - ha detto Iannarilli ai sindacati - una comunione di intenti tra le parti se vogliamo risollevare le sorti dell'Ater di Frosinone, che ad oggi versa in condizioni a dir poco critiche».
Nel corso dell'incontro si è parlato anche delle occupazioni abusive. «Un fenomeno allarmante», è stato detto. Anche questo intacca i conti e impedisce all'Ater di rispondere in modo adeguato all'emergenza abitativa. Le proporzioni della problematica preoccupano non poco: sono circa 400 gli alloggi occupati senza titolo.
D'altro canto il buongiorno si era visto dal mattino. L'Ater di Frosinone, tra le altre laziali, è stata l'unica ad essere commissariata dalla Regione: per «situazioni che pregiudicano il regolare funzionamento dell'ente», veniva motivo nel decreto a firma del presidente Francesco Rocca. I nodi ora stanno venendo al pettine. E intanto restano in piedi le inchieste della guardia di finanza sulla precedente gestione.
Pierfederico Pernarella
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA