Accorpamento centrale 118 Frosinone-Latina,
è protesta: "Rischio ritardi nei soccorsi"

Accorpamento centrale 118 Frosinone-Latina, è protesta: "Rischio ritardi nei soccorsi"
di Alessandro Redirossi
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Martedì 17 Luglio 2018, 19:14
“Non si sposta soltanto un telefono. E’ un attacco alla sanità ciociara”. Il coro unanime emerso nel sit-in di protesta di ieri a Frosinone, di fronte alla sede dell’Ares 118. Per dire no all'accorpamento delle centrali operative del 118 di Frosinone e Latina, che potrebbero finire per rispondere alle chiamate da un'unica sede nel capoluogo pontino. La manifestazione è stata organizzata da Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale (struttura giovanile del partito). “Siamo qui per dire no all'accorpamento delle centrali operative a Latina – dicono da Gioventù nazionale – E per schierarci contro un altro attacco lanciato alla sanità ciociara da Zingaretti”. Ad alzare la voce fra i manifestanti anche il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini: “È in atto un drammatico tentativo di sminuire la grandissima professionalità degli infermieri che lavorano presso il 118 e che con la loro bravura, esperienza e competenza hanno salvato e continuano a salvare quotidianamente centinaia di vite umane – dice Ruspandini - Non si possono accettare ridimensionamenti e tagli costanti di ospedali e strutture necessarie al territorio così come sta accadendo a Frosinone". Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore e il coordinatore provinciale di FdI Paolo Pulciani hanno parlato di scelte inaccettabili da parte della Regione. "Non parliamo di un mero call center" sottolinea Pulciani. “Gli operatori di Latina che risponderanno non conoscono il nostro territorio, molto differente da quello pontino – dice Mauro Tomaselli, consigliere comunale di Isola Liri – Si rischiano ritardi nei soccorsi”.
L’SOS DEGLI INFERMIERI
Anche gli operatori dei servizi hanno espresso forti perplessità, nonostante le rassicurazioni del consigliere regionale del Pd Mauro Buschini, che la scorsa settimana aveva evidenziato: “Cambierà soltanto la sede dove si risponderà al telefono. Nessuna modifica nella sostanza: il personale e i mezzi a disposizione della Provincia di Frosinone rimarranno gli stessi”. Gli infermieri presenti durante la manifestazione hanno evidenziato che non si tratterebbe, però, di un aspetto da trascurare. Non si parla - evidenziano - solo di un semplice spostamento dei telefoni del 118 da Frosinone a Latina. “La centrale operativa del 118 di Frosinone è gestita da personale infermieristico qualificato con formazione specifica ed esperienza pluriennale – spiega Gennaro Scialò, presidente dell’ordine infermieri -  E’ il centro nevralgico del soccorso sanitario in provincia e si interfaccia con altre Istituzioni provinciali: forze dell’ordine, Prefettura, Protezione civile”. Alcuni infermieri sottolineano: “Per rispondere alla chiamate ci vuole un’approfondita conoscenza del territorio ciociaro, con diversi piccoli paesi e zone non facilmente raggiungibili. Inoltre spesso le chiamate arrivano da persone anziane, che magari parlano in dialetto. Servono persone del posto”.
“91 ORDINI DEL GIORNO”
Intanto, dopo l’approvazione a Frosinone, il consigliere di Forza Italia Danilo Magliocchetti propone di approvare in tutti i Comuni un ordine del giorno contro l’accorpamento. “Dopo l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Frosinone la scorsa settimana, teso a salvaguardare la postazione ed il personale della sede dell’Ares 118 di Frosinone, in vista del preventivato accorpamento con Latina, potrebbe essere una iniziativa di grande incisività e di straordinaria valenza politica e  territoriale, approvare lo stesso ordine del giorno, anche dagli altri 90 Consigli Comunali della provincia ed inviare anche questi, così come sta già facendo il Comune capoluogo, al Presidente Zingaretti e al Direttore Generale dell’Ares 118” propone Magliocchetti.
 
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