Castelli Romani, ancora incendi: a Lanuvio denunciati dalla Polizia Locale cinque proprietari di terreni

foto

Castelli Romani, ancora incendi sul territorio tra Lanuvio, Artena e Marino, a Lanuvio. Ieri pomeriggio, dopo un primo intervento della Protezione Civile, diretta dal coordinatore Angelo De Carolis e dei Vigili del Fuoco di Nemi, sono stati denunciati dalla Polizia Locale cinque proprietari di terreni che erano andati a fuoco in zona via Fosso di Presciano.

"Abbiamo applicato le disposizioni antincendio previste dall'ordinanza sindacale che dispone di tenere puliti i fondi agricoli e i fronti stradali. Così dopo aver accertato che i terreni, dove vi erano serre, alberi da frutto, coltivazioni e anche manufatti in lamiera, non erano stati puliti e tenuti nelle condizioni richieste dell'ordinanza del sindaco antincendio estivi. Abbiamo rintracciato i proprietari dei vasti terreni andati improvvisamente a fuoco ed abbiamo proceduto con una denuncia penale per incendio colposo e sono stati anche sanzionati per aver contravvenuto alle disposizioni di pulire i fronti stradali e i terreni agricoli durante i mesi estivi. Terreni e fronti stradali centrali e periferici spesso lasciati in stato di abbandono con folta vegetazione e materiale altamente infiammabile", ha detto il comandante della Polizia Locale, Sergio Ierace. Oggi pomeriggio a Marino, nella frazione di Santa Maria delle Mole, è ripartito un incendio da alcuni focolai che aveva già impegnato numerose squadre dei pompieri e della protezione civile nei giorni scorsi. Vicino al Parco Regionale della via Appia Antica tra le 17 e le 19 grazie ad alcuni mezzi dei vigili del fuoco di Marino, di Nemi e della locale protezione civile si è evitato che le fiamme arrivassero alle case e agli edifici in una zona centrale molto popolata. In questo caso i focolai, probabilmente dolosi, erano partiti da più punti quattro giorni fai: indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Santa Maria delle Mole e della Polizia Locale di Marino, intervenuta per le operazioni di soccorso e gli accertamenti. 

 Foto Luciano Sciurba