Cile devastato dagli incendi, 46 morti. Esplode deposito di gas a Viña del Mar

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Sono 46 le vittime degli incendi che stanno devastando il Cile, soprattutto nelle regioni di Valparaíso, ÒHiggins, La Araucanía. Una situazione aggravata dalle avverse condizioni meteorologiche. È lo stesso presidente del Cile Gabriel Boric a dare il numero dei morti, mettendo in guardia i connazionali: «Date le condizioni della tragedia, il numero delle vittime aumenterà sicuramente nelle prossime ore».

E gli incendi continuano ad avanzare soprattutto regione di Valparaíso, nonostante gli sforzi dei vigili del fuoco e di oltre 300 membri di corpi speciali anti-incendio. Oltre al bilancio provvisorio di 46 morti comunicato dal presidente Gabriel Boric, sono importanti i danni arrecati dal fuoco ad almeno 1.100 case e a 46.000 ettari di vegetazione e di bosco. Le evacuazioni di persone, ordinate dalle autorità cilene nell'ambito dell'emergenza derivante dallo stato di catastrofe, si sono moltiplicate in varie località dove per tutta la giornata di ieri è stato in vigore un coprifuoco per permettere ai soccorritori di muoversi con celerità.

Fra gli incidenti più gravi delle ultime ore sono stati segnalati lo scoppio di un deposito di gas a Viña del Mar, accompagnato da molteplici esplosioni, e la distruzione della fabbrica di vernici Tricolor, e di impianti chimici vicini, nel settore El Salto della zona industriale di Viña del Mar. Al riguardo le autorità locali hanno assicurato che è stato possibile evacuare tutto il personale, per cui non si segnalano vittime.