Azovstal è caduta. Dopo 86 giorni di resistenza che hanno segnato le sorti e l'immaginario della guerra, l'acciaieria simbolo della difesa di Mariupol e dell'Ucraina non è più un bunker inespugnato. L'impianto è «totalmente sotto il controllo delle forze armate russe», ha annunciato in serata la Difesa di Mosca, dopo che il ministro Serghei Shoigu ha comunicato al presidente Vladimir Putin «la fine dell'operazione e la completa liberazione» della fonderia. In meno di 100 ore dall'inizio delle evacuazioni, un totale di 2.439 combattenti ucraini si è arreso consegnandosi al nemico, come ordinato del resto dallo Stato maggiore di Kiev visto che era «impossibile sbloccare» lo stallo «con mezzi militari», ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky.
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