Fondi pensione: non basta più vendere prodotti sostenibili, l’asset manager stesso deve essere Esg

5 Minuti di Lettura
Martedì 26 Settembre 2023, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 07:00

Più della metà dei fondi pensione negoziali valuta l’identità Esg complessiva del gestore, oltre agli aspetti singoli, segnali che richiedono la costruzione di un Dna Esg anche per la Previdenza. I risultati saranno presentati, in un workshop dedicato, il 15 novembre al salone.SRI 2023

L’Esg applicato dai fondi pensione è la ricerca sviluppata da ET.Group – The ESG knowledge company, think tank specializzato in sostenibilità e ideatore del salone.SRI, e Assofondipensione, Associazione dei Fondi Pensione Negoziali, quest’anno con il supporto di Nuveen.

L’indagine, che ha coinvolto 26 fondi pensione (ovvero l’81% dei fondi negoziali della previdenza italiana), ha visto importanti conferme nell’utilizzo dell’ESG Identity come modello di selezione dei gestori. Infatti, la maggioranza indica come criterio di selezione l’ESG Identity, al 54%. Pesano anche i singoli aspetti costitutivi della ESG Identity di una Sgr, come cultura aziendale Esg e il know-how interno Esg, ritenuti discriminanti dal 58% dei rispondenti (degno di nota anche il 23% che indica di monitorare il purpose Esg del gestore). Per chi ha risposto di valutare l’identità Esg, cinque fondi pensione le danno anche un peso specifico, in particolare due assegnano all’ESG Identity il 5% della valutazione totale necessaria per la selezione del gestore, uno ne dà il 7% e un altro ancora addirittura il 20%.

Questi dati dimostrano come non sia più sufficiente proporre semplicemente un’offerta di prodotti Esg ma che quest’ultima debba essere accompagnata da un parallelo sforzo per allineare alle migliori pratiche di sostenibilità la struttura interna. Il concetto di ESG Identity, infatti, raggruppa l’insieme degli elementi distintivi di un soggetto, a partire dalla sua struttura organizzativa (la governance) per arrivare alla coerenza e consistenza Esg della sua offerta al mercato, passando per le modalità con cui il soggetto pensa (la cultura aziendale Esg) e si impegna sul fronte sostenibile (il suo scopo Esg).

I principali risultati della ricerca sono:

• Il 31% dei fondi ha pubblicato una “politica di impegno” nella formula “comply”, cioè, nel pieno rispetto della normativa. Il 25% ha definito una “politica di voto”;
• Il 15% dei fondi pensione ha partecipato a un roadshow con le aziende;
• Migliora gran parte dell’engagement dei fondi pensione sia in termini di quota, che passa dal 32% del 2022 al 38% del 2023, sia di consapevolezza su perché alcuni non fanno engagement, nessuno ritiene più che non rientri negli obiettivi, tuttavia il problema principale risulta ora la mancanza di competenze professionali per il 44% dei fondi che non attuano engagement;
• Tra i fondi che fanno engagement, il 70% ha una forma di reporting dei risultati (e delle scelte di voto);
• Il 21% dei fondi pensione ha una matrice di materialità che guida l’engagement;
• Ci sono evidenti “bagni di realtà”, segnale della presa di coscienza della complessità imposta dal Regolatore: cala dal 68% del 2022 al 62% odierni la quota di fondi che ha una policy sugli investimenti Esg, si dimezza la percentuale di coloro che hanno una figura esperta dedicata agli Esg, passando dal 47% dell’anno precedente al 25% del 2023.

Ci sono anche segnali in contraddizione, tra cui il minor numero di fondi pensione che dichiarano di avere una policy sugli investimenti Esg o che hanno un esperto Esg interno. L’elevata entropia rilevata in queste risposte può essere superata rafforzando il Dna Esg dei fondi stessi, che gli permetterebbe di avere sempre chiara la propria direzione e di perseguire i giusti investimenti, al di là del momento contingente. Per questo motivo, ET.Group ha avviato una riflessione su come si potrà evolvere la ricerca di Assofondipensione, confermando la task di indagare la ESG Identity degli stessi fondi pensione. Luca Testoni, fondatore del salone.SRI, ha commentato: “Porsi la domanda sul purpose e sulla identità Esg è la prossima frontiera di ogni investitore responsabile, a cominciare dai fondi pensione.

Questo percorso di consapevolezza (chi voglio essere?), infatti, diventa necessario per individuare e promuovere il proprio ruolo “politico”, ossia di soggetto nella polis. In prospettiva, questa specifica capacità di creare impatto sui fattori ambientali e sociali della comunità sarà il fattore distintivo e competitivo di ogni investitore”.

Valeria Picchio, Coordinatrice del Comitato Tecnico di Assofondipensione, ha commentato: “I risultati della sesta edizione del sondaggio evidenziano un aumento della partecipazione dei fondi pensione negoziali, che nel 2023 raggiunge l’81% a fronte del 78% dello scorso anno, e una rinnovata sensibilità ai temi Esg. È aumentato, infatti, il numero di quelli che producono reportistica annuale su attività di engagement. Alcuni fondi inoltre hanno avviato importanti esperienze di esercizio del diritto di voto. Assofondipensione, da anni, si è fatta protagonista di un percorso virtuoso supportando costantemente i propri associati nell’adeguamento alla normativa comunitaria di settore, partecipando attivamente ogni anno alla Sustainability Week e dando vita al primo progetto di sistema sul diritto di voto a livello europeo. Sappiamo bene che l’attenzione riservata ai temi Esg oggi non è dettata solo dal “sentimento”, ma è fortemente condizionata dagli adempimenti normativi comunitari spesso faticosi e sempre più stringenti. È altrettanto vero, però, che gli investitori istituzionali – e a maggior ragione i fondi pensione negoziali per la specificità del loro modello di governance – devono assumersi “la responsabilità di un modello di sviluppo che guardi oltre il breve periodo, per cercare di lasciare un mondo migliore alle future generazioni”. Non si tratta di retorica, ma di un impegno concreto che, come Assofondipensione, siamo intenzionati a portare avanti insieme ai nostri fondi soci.”

I risultati di questa indagine, la prima di una serie di rilevazioni che ET.Group presenterà in vista della VIII edizione dell’evento, saranno mostrati, in un workshop dedicato, il 15 novembre al salone.SRI 2023, primo evento in Italia dedicato esclusivamente alla finanza sostenibile, che quest’anno vedrà la partecipazione di relatori istituzionali come Banca d’Italia, Bce, Esma, Efama e Unpri.

L'articolo Fondi pensione: non basta più vendere prodotti sostenibili, l’asset manager stesso deve essere Esg proviene da WeWelfare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA