Edenred e EBCE: la retribuzione non basta serve qualcosa in più. Welfare per oltre 40mila persone

Edenred e EBCE: la retribuzione non basta serve qualcosa in più. Welfare per oltre 40mila persone
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Venerdì 15 Settembre 2023, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 07:00

EBCE insieme a Edenred Italia per il welfare aziendale nei Centri Elaborazione Dati

Edenred Italia, l’azienda leader nel settore degli employee benefit, e EBCE (Ente bilaterale nazionale centri elaborazione dati) che riunisce le associazioni datoriali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori impiegati nei CED, in aziende ICT, professioni digitali e STP, annunciano l’accordo che consente alle oltre 40.000 aziende di accedere ai servizi di welfare aziendale, dando efficacia a quanto previsto dal CCNL di categoria.

Le aziende riunite in EBCE potranno così erogare benefit e servizi di welfare entro il mese di settembre per un valore di 150 euro, offrendo così ai propri dipendenti un supporto economico effettivo, conveniente, flessibile e in grado di rispondere in maniera efficace ad un‘ampia gamma di bisogni. Un accordo, quello siglato tra le due realtà, reso possibile dalla valorizzazione del welfare aziendale già prevista nel CCNL del settore, che acquisisce sempre di più un ruolo centrale nell’ottica di promozione del benessere e miglioramento della qualità della vita dei lavoratori.

Quello dei Centri di elaborazione dati è un settore di medie dimensioni; nel 2019 il Contratto Collettivo Nazionale che lo regola è stato tra i primi a prevedere una quota annuale da utilizzare in welfare aziendale.

A marzo 2022 le parti sociali del comparto hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale e anche in questo caso il CCNL – firmato da Assoced, Lait con UGL Terziario – prevede una quota minima obbligatoria di 150 euro che per gli anni 2022, 2023 e 2024 tutte le aziende del settore dovranno destinare ai propri collaboratori sotto forma di beni e servizi di welfare.

“È importante che il welfare continui ad acquisire un ruolo sempre più importante anche all’interno dei CCNL – dichiara Paola Blundo, Direttore Corporate Welfare di Edenred Italia – Grazie al dialogo con le realtà associative come EBCE, che riuniscono al proprio interno entrambe le parti interessate, quella dei datori di lavoro e quella dei dipendenti, l’attivazione degli interventi in materia acquisisce una maggiore efficacia.

Questo perché piani e strumenti vengono elaborati sulla base del confronto e dell’ascolto di esigenze ben individuate. Una maggiore efficacia porta ad un reale apprezzamento delle soluzioni, ad un loro utilizzo più frequente e, di conseguenza, ad una maggiore diffusione della cultura del welfare aziendale”.

“Negli ultimi anni gli enti bilaterali di matrice contrattuale sono diventati sempre più lo strumento attraverso il quale realizzare concretamente gli obiettivi concordati in sede di contrattazione, sia nazionale che territoriale – afferma Giancarlo Badalin, Vice presidente di EBCE – e, sempre più spesso, il tema del welfare entra nella contrattazione collettiva con l’obiettivo di legittimare e strutturare una nuova frontiera della tutela del lavoratore. L’obiettivo delle parti sociali è stato quello di favorire la diffusione del welfare aziendale anche attraverso la contrattazione. Abbiamo inserito questo istituto all’interno del Contratto Nazionale per far capire alle imprese associate che c’è questa possibilità e per incentivare l’utilizzo di questo strumento, altrimenti poco conosciuto. Per noi il welfare ha valore sia dal punto di vista sociale sia delle relazioni lavorative; oggi la retribuzione non è più un elemento che, da solo, consente di fidelizzare i collaboratori e trattenere i talenti. Serve qualcosa in più: come il welfare, appunto”.

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