Taglio del cuneo prorogato al 2025, la misura equivale a un aumento in busta paga di 100 euro al mese

Mercoledì 10 Aprile 2024, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 09:17
Taglio del cuneo prorogato al 2025: la misura equivale a un aumento in busta paga di 100 euro al mese
di Andrea Bassi
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La stretta sui bonus edilizi potrebbe non essere finita. Il conto finale per le casse dello Stato degli incentivi alle ristrutturazioni è salatissimo: 219 miliardi di euro, una cifra superiore a quanto l’Italia riceverà grazie al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un conto che, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, «già pesa» e «continuerà a pesare» sul debito pubblico, le cui stime tendenziali sono state approvate ieri in consiglio dei ministri nel Def, il Documento di economia e finanza. Un documento privo del quadro “programmatico”, delle misure cioè che il governo intende introdurre con la prossima manovra di bilancio. Ma che comunque conterrà, ha spiegato Giorgetti, l’impegno a proseguire anche il prossimo anno con il taglio del cuneo fiscale. La decontribuzione del 7 per cento per i redditi fino a 25 mila euro e del 6 per cento per quelli tra 25 e 35 mila euro, che equivale in media ad un aumento in busta paga di 100 euro al mese, proseguirà anche nel 2025. La proroga costa una decina di miliardi di euro. Altri quattro saranno necessari per confermare il taglio dell’Irpef a tre aliquote. Poi ci sono tutta una serie di bonus in scadenza, da quello per le mamme lavoratrici, fino al canone Rai. Il conto della prossima manovra di Bilancio, insomma, parte da oltre 20 miliardi, attorno ai 23 secondo le prime simulazioni. Giorgetti ha spiegato che il governo presenterà il quadro programmatico dopo che l’Europa avrà dettato le linee guida per le nuove regole sui conti pubblici.

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