Superbonus 110%, senza proroga 10mila cantieri a rischio: chi rientra e chi non potrà concludere gli interventi. Politica spaccata

Martedì 12 Settembre 2023, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 22:44

Quante persone sono coinvolte

Per l'Ance la proroga di sei mesi nel 2024 dovrebbe avere la sola condizione che, al 31 dicembre 2023, siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo. Lo ha detto il vicedirettore generale dell'associazione dei costruttori edili Romain Bocognani in audizione in Senato sul decreto Asset.

Anche l'Ance sottolinea poi «la necessità di trovare soluzioni efficaci al blocco della cessione del credito che sta determinando forti criticità sotto il profilo sociale e avendo conseguenze dirette su moltissime famiglie proprietarie delle abitazioni oggetto di riqualificazione».

Secondo le stime dell'associazione, «si tratta di 320.000 nuclei familiari per un totale di 752.000 persone (più della popolazione di Palermo e poco meno di quella di Torino). A fronte di 30 miliardi di crediti fiscali incagliati (stima fornita dal Governo in sede parlamentare), è infatti possibile stimare un numero di interventi in difficoltà per via del blocco delle cessioni pari a quasi 95mila, tenendo in considerazione il fatto che i condomini stanno aumentando la loro incidenza sul complesso degli interventi. Bocognani ha quindi ricordato che negli ultimi mesi i condomini hanno rappresentato più del 95% dell'importo dei lavori e più dei tre quarti degli interventi e «la nuova proroga del termine per fruire del 110%, riferita agli interventi sulle unifamiliari già iniziati da tempo, è positiva ma non sufficiente per risolvere il problema»

«Per quanto riguarda invece i rincari dei materiali nei lavori pubblici che, secondo l'Ance, «continua a rappresentare un ostacolo per la tempestiva realizzazione dei cantieri in Italia», l'associazione evidenzia «la necessità di rinnovare nel 2024 le misure straordinarie già adottate per il caro materiali negli anni 2022 e 2023 (DL «Aiuti» 50/2022) per evitare il blocco dei cantieri».

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