Il saldo e stralcio di multe e Imu
Con l'ultimo decreto bollette dello scorso marzo il governo ha poi previsto la possibilità di stralcio parziale delle cartelle fino a mille euro e di rottamazione quater anche quando il comune non riscuote i debiti tramite l’Agenzia delle Entrate, ma lo fa in proprio o ha affidato il recupero ad agenti di riscossione privati. Insomma, è stata estesa a più contribuenti la pace fiscale varata con l'ultima legge di Bilancio, coinvolgendo le città.
Il saldo e stralcio consiste in un accordo tra creditore e debitore per cui quest'ultimo paga solo una parte del debito e lo estingue (se non deve più pagar nulla si parla di semplice stralcio). Secondo l'ultimo chiarimento dell’Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Anci, i comuni in particolare potranno:
- adottare il saldo e stralcio parziale delle ingiunzioni per importi residui entro i 1000 euro. Tali debiti si riferiscono a carichi maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015;
- preferire lo stralcio totale delle stesse cartelle di pagamento;
- adottare la definizione agevolata della rottamazione quater su ingiunzioni e accertamenti esecutivi con notifica dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (cioè non far pagare interessi e sanzioni).
Quindi i sindaci potranno decidere se aderire o no al mini stralcio dei debiti, decidendo sia l'annullamento (parziale o totale), che la rottamazione, o solo una delle due cose. Tra i debiti rientrano anche quelli con società o concessionarie in house, come i bollettini Tari emessi da chi gestisce la raccolta dei rifiuti.