Pensioni, tagli a maestri, medici, infermieri, dipendenti comunali: perdite fino a 7mila euro l'anno sugli assegni futuri

Mercoledì 25 Ottobre 2023, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 16:56

Pensioni statali, cosa cambia

Quanto ai lavoratori statali, il titolo della norma è «Adeguamento aliquote rendimento gestioni previdenziali». Il testo per prima cosa elenca le gestioni previdenziali coinvolte, che sono appunto la Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (Cpdel), la Cassa per le pensioni dei sanitari (Cps), la Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (Cpi) e infine la Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari (Cpug): tutte confluite nell’Inpdap e successivamente nell’Inps.

Viene poi specificato che le novità riguarderanno coloro che lasciano il servizio con una quota di pensione retributiva inferiore a 15 anni: si tratta cioè di dipendenti che hanno iniziato a lavorare tra il 1981 e il 1995, prima di transitare nel sistema contributivo. In cosa consiste la novità? Per questa quota dell’assegno, calcolata con il vecchio criterio di calcolo, la tabella delle aliquote che risale al 1965 sarà sostituita da un’altra, inserita come allegato alla legge di Bilancio. La differenza essenziale è che la prima - generosamente - inizia da un valore positivo (0,23865) nel caso limite di zero mesi di contribuzione, per arrivare a 0,375 per un periodo di 15 anni, mentre la seconda arriva allo stesso traguardo numerico ma partendo da zero.

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